Milan, Pioli fa i conti: è emergenza infortuni

In un colpo solo indisponibili Theo Hernandez, Tonali e Maignan, uno per reparto: il portiere escluso temporaneamente dalla lista Uefa
Milan, Pioli fa i conti: è emergenza infortuni© Getty Images
Adriano Ancona
4 min

MILANO - A volte ritornano, gli infortuni. Aggredendo il Milan nella maniera più spietata, verso una ripresa che scotta e che forse può decidere il cammino europeo. Pioli non ha passato dei giorni tranquilli, ieri ha diretto l’ultimo allenamento della settimana e ora si avvicina alla sfida di Empoli sperando che la situazione non peggiori ulteriormente. Le assenze in Toscana rischiano di essere sette, al momento il quadro è questo anche se alcuni giocatori sono sulla via del recupero. Ma perdere in un colpo solo Theo Hernandez, Tonali e Maignan - uno per reparto, escludendo l’attacco che invece gli infortunati li ha cronici - significa essere stati trafitti da una maledizione. Allarga le braccia, Pioli: tutto già visto. Pensare che nella sfida alla Roma del 6 gennaio, alla prima partita dopo la sosta natalizia dello scorso campionato, gliene mancavano undici. E il Milan uscì vittorioso contro Mourinho sfoderando un autoritario 3-1. Il precedente, se non altro, incoraggia i campioni d’Italia. Mentre l’ultimo a fermarsi è stato Kjaer, curabilissimo in una settimana a patto che non forzi stasera in Danimarca-Francia.

Fasce ritoccate

Già, se da Parigi sono arrivate novità confortanti per Giroud - ancora a segno con la nazionale francese - i campioni del mondo hanno restituito Theo Hernandez e Maignan con due infortuni. Il portiere, poi, è al centro delle dinamiche legate alla lista Uefa milanista (dalla quale verrà temporaneamente escluso, per fare posto a Tatarusanu che si giocherà una maglia con Mirante). Pioli deve aver pensato a un’ecatombe e si è già attrezzato: tanto per cominciare, a Empoli sarà Calabria - altro elemento non al massimo ma sabato ci sarà, dopo che ieri ha svolto un allenamento personalizzato - l’uomo designato per la corsia mancina. Il Milan ha fuori Florenzi, contestualmente, così il ruolo di vice-Theo Hernandez è da appiccicare addosso a un giocatore rodato. Ballo-Touré è fermo al quarto d’ora finale dell’ultimo Milan-Bologna e ai quattro minuti contro il Genoa nello scorso aprile: questo è stato il 2022 del senegalese. Fasce ritoccate, nel senso che dall’altra parte dovrebbe a questo punto toccare a Dest. In mezzo al campo, Pobega darà probabilmente continuità allo spezzone giocato con l’Italia a San Siro due sere fa. Non sembra proprio il caso di rischiare Tonali, in considerazione del trittico terribile che attende Pioli. In sequenza, la doppia sfida col Chelsea intervallata dall’impegno di San Siro contro la Juve. Un Milan perennemente sotto esame, allora. Ad ogni modo, le condizioni del regista saranno valutate con precisione martedì a Milanello.

Eredità pesante

Anche perché dall’incrocio coi Blues sistemato nella prima parte di ottobre, passerà una buona fetta di credibilità sulla qualificazione agli ottavi. Il Milan si ritrova con un primo posto da difendere, e un guardiano nuovo di zecca. Sarà Tatarusanu - non è da escludere l’alternanza con Mirante tra Europa e campionato - a ereditare la responsabilità della porta milanista da Maignan in Champions. Il rumeno non mette piede in campo dal 24 novembre: peraltro era l’ultima vittoria esterna di Pioli in Champions League, ottenuta grazie a Messias e senza prendere gol. Il piacere dell’inedito, quella volta. Magari la presenza di Tatarusanu, incognita tra i pali rispetto a Maignan, avrà lo stesso effetto di allora.


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