Milan, Pioli prepara l’esordio di Reijnders

Il tecnico sceglie con la Juventus la formazione che esordirà in campionato con Loftus-Cheek, Leao e Giroud
Milan, Pioli prepara l’esordio di Reijnders© AC Milan via Getty Images
Adriano Ancona
4 min

MILANO - Alla prova Juve, la squadra che non segna al Milan da 356 minuti, i rossoneri vogliono arrivare tirati a lucido. Senso del dovere verso una delle partite più attraenti del calcio italiano. Di solito è dal secondo test che si trovano risposte più attendibili, in questo caso c’è da strofinare l’argenteria. Quindi se Pioli a Carson - consumando un altro passaggio della Soccer Champions Tour - si metterà in testa di schierare certi pezzi da novanta, questo antipasto di campionato si preannuncia appetitoso. Anche perché il Milan ha dimostrato di saper guardare dritto negli occhi il Real Madrid senza alcun timore reverenziale. In California c’è materiale per farsi un’idea del Milan che sta nascendo: eravamo rimasti a una partita saggia e ben gestita proprio contro la Juve, nell’ultima fotografia rossonera della scorsa stagione.

In campo la formazione titolare

Con la capocciata di Giroud dritta in copertina, era la partita-chiave per essere sicuri di un posto nella nuova Champions la sera del 28 maggio. Ed è idealmente da quello che riparte il Milan: il marchio di fabbrica che sta tutto nei gol di Olivier, ma anche l’innovazione portata dai recenti colpi di mercato. Mosse da valore aggiunto, proprio come Reijnders che avrà la possibilità di esordire contro la Juventus. Scalda i motori, l’olandese che conosce fin d’ora le responsabilità di stare in mezzo al campo dove fino a poco tempo fa imperversava Tonali. Con lui, probabilmente dal primo minuto Pulisic («Siamo sicuri che farà benissimo al Milan, allo stesso modo ha un appeal globale», spiegava l’a.d. Furlani intervistato da Espn) e Loftus-Cheek che già avevano dato qualche assaggio di sé nella partita di Pasadena. Mentre la titolarità dovrebbe spettare anche a Maignan, Theo Hernandez, Leao e appunto Giroud: il vero Milan, insomma. Quello che tra un mese esatto avrà già completato due turni di campionato. La Juve è un bel rodaggio, allora, dopo che col Real due nuovi come Pulisic e Romero hanno sfornato gol e assist. Buon biglietto da visita, mentre Pioli sta collaudando questo Milan. Lasciando a un altro 4-3-3 tutte le indicazioni del caso: il nuovo verbo tattico acquisisce ancora più valore, davanti a una rivale diretta del prossimo campionato.

Un Milan da scudetto

Tra gli anti-Juve designati, per la partita in California, dall'inizio dovrebbe esserci anche Tomori. «Sentiamo di essere una squadra forte, che vuole vincere», ha assicurato ieri il difensore presentando l'impegno contro Allegri. «Ci sono situazioni che dobbiamo ancora migliorare, coi nuovi è difficile avere subito una connessione perfetta. L'anno scorso non abbiamo fatto quello che volevamo, ovvero vincere qualcosa: sappiamo le qualità che ha il Milan, possiamo aggiungere una fame maggiore e la consapevolezza di poter imparare dall'ultima stagione. Nella corsa-scudetto ci sono altre squadre che hanno la nostra stessa ambizione, sappiamo che il Milan è forte. Non siamo ancora a un livello alto, ma vogliamo avvicinarci. Con la Juve arriva un altro test per dimostrare chi siamo: il campionato comincia tra poco e vogliamo essere pronti». Una squadra rinforzata da giocatori che Tomori conosce bene, per esempio Pulisic appena arrivato dal Chelsea. «Contro il Real ha dimostrato di poter fare la differenza, ma è sempre stato così: gli ho detto che il campionato italiano è difficile soprattutto sul piano tattico», osserva ancora Tomori. «Abbiamo tanti giocatori che recitano da leader, anche se in modo diverso: Calabria e Theo Hernandez, per esempio. Leao? Sono contento di vederlo sempre più maturo».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan, i migliori video