Jovic e la promessa al Milan: "Un sogno che si avvera, pronto a sostituire Giroud"

Il nuovo acquisto rossonero si presenta: "Tifavo questa squadra sin da piccolo. Il mio primo desiderio era venire qui. Mi impegnerò per imparare qualcosa da Olivier"
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MILANO - "Da piccolo tifavo Milan, lo tifavano anche mio padre e i miei amici. Finalmente sono riuscito a realizzare il mio sogno. Cercherò di migliorare in ogni allenamento": è la promessa di Luka Jovic, attaccante del Milan e decimo acquisto dell'importante campagna acquisti del club rossonero. Si presenta in conferenza stampa ora che il campionato è già entrato nel vivo e proprio quando serve un po' di riposo al compagno di reparto Olivier Giroud. "Olivier è un grande giocatore, il migliore della Francia, ha avuto successo in grandi club e ogni giorno mi impegnerò per imparare qualcosa da lui e quando servirà sostituirlo", spiega il serbo. Per arrivare al Milan Jovic ha dovuto aspettare, dopo un primo sondaggio di Maldini poi non concretizzato. Ma il papà di Luka Jovic, che si chiama proprio Milan, da tifoso rossonero, ci ha sempre sperato. "I miei genitori si sono sacrificati per me e io sono profondamente grato. Lui mi dice di lavorare e di continuare a farlo "sei lì dove dovevi essere", mi dice: e io voglio fare del mio meglio. So gestire la pressione e voglio dare il mio contributo"

"Dalla Fiorentina al Milan: un grande passo avanti per me"

Già nel mirino del Milan tre anni fa quando era al Real, Jovic ha dichiarato che "è un grande onore poter giocare in un club così grande e importante, farò di tutto per avere successo e aiutare la squadra a centrare i suoi obiettivi. Il mio primo desiderio era venire qui. Ho deciso di aspettare il Milan e questo ha pagato perché alla fine sono arrivato". "Questo è un grande passo in avanti per me dalla Fiorentina al Milan, è un livello superiore - prosegue Jovic - Al Real ho avuto un crollo, le cose non sono andate nel migliore dei modi, spero di avere fortuna e di tornare ai miei vecchi livelli". E ripetere, insomma, i fasti di Francoforte. Sul perché non siano mai tornati, così Jovic: "Se sapessi perché ho resto solo a Francoforte, segnerei di più anche oggi. Tutto quell'anno andava secondo i piani: Hutter mi ha dato tanto, la squadra mi ha dato tanto".  E Jovic spera che quella magia si ripeta con Pioli: "Spero di fare lo stesso con Pioli. Il mister crede in me, mi ha detto di essere convinto del fatto che io sia un giocatore di qualità: è un grande piacere lavorare con lui, sono stato accolto benissimo e cercherò di ripagare questa fiducia".


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