Milan, ecco le risorse per fare lo stadio: il bilancio dopo 16 anni di rosso

Versati 40 milioni in conto futuro aumento di capitale. Ricavi a 400 milioni, tutti i dati e le novità sul nuovo impianto
Milan, ecco le risorse per fare lo stadio: il bilancio dopo 16 anni di rosso© LAPRESSE
Alessandro F. Giudice
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Le anticipazioni sul bilancio 22/23 del Milan (ieri il passaggio in CdA) confermano indicazioni che circolavano da tempo: i ricavi dovrebbero superare i 400 milioni, livello mai toccato nella storia rossonera. Se rapportati ai 192 del 19/20, le proprietà finanziarie (Elliott e RedBird) avvicendatesi alla guida del club hanno raddoppiato la produzione. Molto ha contribuito il percorso in Champions, fino alla semifinale (almeno 85 milioni) e il box office (almeno 60) rimpinguato dall’affluenza record a San Siro e dai super-incassi dei turni di Champions ma anche il lavoro sulla crescita dei ricavi commerciali (sponsor e partner aziendali) è notevole.  

Milan, il bilancio dopo 16 anni di rosso

Sul fronte dei costi, il Milan sostiene costi per la rosa (stipendi più ammortamenti) inferiori a quelli di Juve e Inter ma dietro pure alla Roma. La combinazione di ricavi in netto aumento, costi relativamente contenuti e assenza di interessi grazie all’indebitamento finanziario pressoché nullo, consente al Milan di guardare al futuro con una certa fiducia. L’utile netto dovrebbe essere di circa 6 milioni: un ritorno alla profittabilità dopo 16 anni ininterrotti di perdite. Il mercato estivo è stato piuttosto impegnativo e comporterà un balzo nel capitale investito perché l’acquisto di nuovi cartellini, al netto del “consumo” di capitale rappresentato dagli ammortamenti, accresce di circa 50 milioni il valore contabile della rosa. Questo incremento comporterà ammortamenti più alti nel 23/24 (un costo aggiuntivo stimabile in 15-16 milioni) ma l’uscita di giocatori dallo stipendio pesante consentirà di non incrementare il costo del personale. L’equilibrio economico futuro dipenderà dalla capacità di replicare i ricavi di Champions, se il cammino proseguirà oltre i gironi. Da questo dipenderà anche la possibilità di qualificarsi per la Coppa del Mondo Fifa per club, in programma dal 2025, un’altra fonte importantissima di ricavi. Per aggiudicarsela, i rossoneri dovranno però competere con Juventus e Napoli nel ranking Uefa. 

Milan, si lavora sul nuovo stadio

La giornata di ieri è importante anche sul fronte del nuovo stadio. Il Milan ha ufficialmente presentato la proposta di variante urbanistica al comune di San Donato per un impianto da 70 mila posti di concezione moderna, con servizi all’avanguardia e infrastrutture per ospitare eventi di ogni genere, il museo del club e un megastore da 2.500 mq. Il progetto riguarda 46 ettari di cui metà saranno destinati ad aree verdi. Secondo il club, il nuovo complesso non richiederà un aumento di volumetrie rispetto al piano urbanistico esistente e non prevede la realizzazione di un centro commerciale. Il percorso sarà lungo ma già in estate il Milan ha rilevato la società SportLifeCity, proprietaria dell’area. A riprova della concretezza del progetto, la proprietà ha già versato i primi 40 milioni in conto futuro aumento di capitale così che il patrimonio netto, nel bilancio appena approvato, salirà già a 177 milioni (dai 131 del 2022). Il progetto richiederà un confronto con diversi interlocutori istituzionali ma il dado sembra ormai tratto. 


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