Milan in casa della Salernitana: la carica di Ibrahimovic per la svolta

Esordio da dirigente per lo svedese all'Arechi, dove i rossoneri vanno a caccia di punti pesanti nella corsa alla Champions League
Adriano Ancona
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MILANO - C’è stato anche un Milan senza Ibrahimovic: quello che, per esempio, faceva fatica a vincere le partite pre-natalizia. Il dato della recente storia rossonera porta in qualche modo al nome dello svedese, una volta di più. Impallinare l’ultima della classe è la condizione-base per aumentare credibilità nel cammino del Milan. Pioli ha chiesto un pieno di continuità, oggi intanto a Salerno vedrà di nuovo Zlatan che è già parte integrante di un ambiente che lasciato soltanto sei mesi fa. L’ultima volta che il Milan non ha vinto una partita a ridosso del Natale, peraltro coincideva col secondo mandato dell’Ibrahimovic calciatore nel 2019. Qui, invece, il suo terzo atto milanista è appena decollato con l’incontro di ieri tra lui, la squadra e l’allenatore. Quindi Ibra c’è e, anche se con una figura differente da quella del leader in campo, lotta assieme al Milan. Pioli ha già messo favorevolmente in preventivo l’idea di condividere anche la quotidianità con Zlatan: «L’ho visto motivato e curioso, è il solito: si sta approcciando a un ruolo diverso. Di sicuro è un valore aggiunto per me e per il club. Ibrahimovic è determinato e ci porta grande esperienza».

Le parole di Pioli prima della Salernitana

Quindi un nuovo esordio, mettiamola così. Stasera intanto il Milan torna dove aveva cominciato il 2023, con l’obbligo di tornare al successo in trasferta. Manca dal 7 ottobre, una vittoria in viaggio se guardiamo al campionato. Il presente stretto parla di tre vittorie rossonere nelle ultime quattro partite. «Conosciamo i nostri punti di forza, e dalla partita di Salerno potremo capire se sta davvero per cominciare un nuovo campionato», ha detto ieri Pioli a Milanello. «Di certo ci sarà il tempo per migliorare la condizione di tutti: dopo la Coppa Italia e prima dell’Europa League il Milan aumenterà i carichi di lavoro. E potremo concentrarci sull’aspetto individuale». Chiaro, si passa dalla necessità di andare a punti soprattutto in partite come quella di oggi. Anche perché, sottolineava Pioli, occorre un netto crescendo perlomeno per tenersi stretti il terzo posto. «Non possiamo essere soddisfatti di quanto è stato fatto finora, ma lavoriamo per rendere tutto migliore. Se si passerà attraverso il mercato di gennaio, dipende dal club: la società conosce le nostre esigenze, ed è disponibile a intervenire». Logica conseguenza, questa, dell’alto numero di infortuni: una piaga, per il Milan che vuole blindare quanto prima un piazzamento verso la prossima Champions. «Speriamo di tornare presto alla normalità, per adesso c’è emergenza. Gli ultimi infortuni sono stati strani e particolari. Serve un Milan equilibrato, se la Salernitana è all’ultima spiaggia dovremo giocare come se lo fossimo anche noi».

Al Milan servono i gol di Leao

Il Milan delle dieci reti segnate nelle ultime quattro partite, quello che forse ha messo di nuovo il turbo, chiede a Leao un ritorno al gol. A distanza di tre mesi dall’ultima esultanza in campionato, il portoghese dovrà animare il tridente come successo contro il Monza. «I suoi gol sono importanti per noi e fanno molto bene anche al giocatore», osservava Pioli ieri, dopo la rifinitura. «Arriva da un periodo di stop, ma in questi giorni l'ho visto bene. Mi auguro che a Salerno sia al massimo».


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