Top Leao e il sogno chiamato Milan: il piano finale

Gol e assist da record nel 2024: se il portoghese continua così, il finale di stagione dei rossoneri può diventare indimenticabile
Adriano Ancona
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Terminare la stagione come l'ha cominciata, magari col retrogusto dolcissimo di un trionfo. Che sarebbe anche il suo primo a livello internazionale. Tutto questo fa la rincorsa di Rafael Leao, ripresentatosi con un gol dopo la sosta e prontissimo per questo finale in cui gli stimoli non mancano. Un anno fa il Milan si fermava sulla porta di una finalissima europea, stavolta può andare oltre. Facendosi trascinare da quel Leao che per alcuni mesi si è preso una pausa dal gol in campionato. Ma ora ci sono dei numeri ampiamente significativi, riferiti al 2024: nessun altro di A è stato così decisivo, in tutte le competizioni, sommando reti (7) e assist (6). Tredici su diciassette partite, il contributo di Leao in questo senso.

Svolta completa

Pensare che il portoghese aveva messo in stand-by le esultanze personali - cinque mesi interi senza trovare il gol, tra settembre e febbraio - prima di tornare il solito Leao. Quello che a Firenze spaccava la partita con gol e assist, quello che ha preso l'Europa League per il verso giusto: un modo come un altro per farsi perdonare l'eliminazione nel girone di Champions, mettiamola così. E allora via coi gol a tutto spiano anche oltre-confine, dove in 4 partite Leao ha estratto 3 reti e altrettanti assist. Poi la Coppa Italia, a inizio gennaio: gol contro Cagliari e Atalanta, nel caso dei bergamaschi parliamo della stessa squadra che ha permesso a Leao di sbloccarsi in campionato. E' difficile smarrire certe abitudini. E per inquadrare i momenti da goleador consumato del portoghese, non c'è un avversario migliore del Lecce in arrivo a San Siro. Ovvero l'avversario che Leao ha punito più di tutti in carriera: quattro reti finora, come contro la Fiorentina. 

Macchina da gol

Poi, allargando il raggio, Leao è anche il giocatore - assieme a Giroud - dal quale il nostro campionato ha ricavato più assist. Siamo arrivati a otto: il marchio del portoghese è sempre indelebile, allora. Con vista sui prossimi obiettivi, adesso che ha onorato come si deve le sue duecento presenze col Milan. Condurlo fino alla sesta vittoria consecutiva è stata una tappa intermedia nel finale di stagione. Una sistemata ai numeri, in ogni caso, è arrivata nel momento giusto. Lo ha fatto anche Pulisic, uno dei più continui nel rendimento quest'anno. I conti tornano, mentre c'è da tenere stretto il secondo posto e puntare a vincere in Europa. A ruota nel Milan hanno raggiunto la doppia cifra dei gol pure Giroud e Loftus-Cheek. Qualcosa che al club rossonero, anche qui inglobando tutte le competizioni, non accadeva dalla stagione 2008-2009. Quell'anno il Milan si misurava per la prima volta con l'Europa League, ora vorrebbe sollevarla al cielo.


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