Il Milan, Bohpetegui e il tifoso diesse

Leggi il commento del direttore del Corriere dello Sport-Stadio
Il Milan, Bohpetegui e il tifoso diesse© Getty Images
Ivan Zazzaroni
2 min

Mi viene voglia di chiedere ai “miei” di non trattare più il dopo-Pioli (leggasi nuovo tecnico del Milan) e attendere esclusivamente la comunicazione ufficiale della società. Questo perché sto trovando surreale l’indecisionismo, misto a confusione, della dirigenza rossonera. Un club dovrebbe possedere le conoscenze e la forza necessarie per prendere una decisione importante senza curarsi troppo del gradimento dei tifosi. Dal canto loro i tifosi hanno il diritto di esprimere la propria opinione, simpatia o antipatia allo stadio, sui social, a casa, ovunque, ma non il “potere” della competenza o della conoscenza del candidato e delle motivazioni che portano alla scelta. E non possono assumersi, direttamente o indirettamente, responsabilità di carattere gestionale. 

Sono altresì convinto che il tifoso gradirebbe di poter contare su un management strutturato, e sapere che una scelta è il prodotto di riflessioni, incontri, esperienza e insomma di capacità professionali. Mi chiedo cosa accadrebbe il giorno in cui un allenatore “espresso” dalla curva si rivelasse un flop. Il tifoso diesse con chi se la prenderebbe? Con se stesso? Dimenticavo: c’è sempre il tale allenatore che non si è aggiornato, è bollito e altre baggianate del genere spacciate per verità. 


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