MILANO - Prima di tutto, la risoluzione del contratto con Stefano Pioli. A tre giorni dal termine del campionato milanista, l'appuntamento in scaletta ieri con l'entourage dell'allenatore ha messo in chiaro che il divorzio avverrà prima della partita contro la Salernitana, al netto dell'eventualità che l'allenatore resti ancora sulla panchina rossonera anche in occasione dell'amichevole con la Roma del 31 maggio a Perth, in Australia. Sarebbe un'appendice particolare, subito dopo la fine del campionato. Eppure è un'ipotesi ancora in piedi, questa, che non toglie di mezzo la volontà del Milan di arrivare a una conclusione formale del rapporto con Pioli - si sta parlando della buonuscita, c'è ancora un anno di contratto col tecnico emiliano - a stretto giro. Per proseguire, in parallelo, con la ricerca del nuovo allenatore. La dirigenza sta facendo il possibile per chiudere con Paulo Fonseca, il candidato più credibile al momento: si sta viaggiando abbastanza spediti nella trattativa. Dopo che il Milan aveva gettato le basi per un accordo con Lopetegui, naufragato per via dei malumori manifestati dalla tifoseria. Con annessi inevitabili rallentamenti nel trovare la quadra per la panchina. Il popolo rossonero, in ogni caso, saluterà Pioli sabato sera in occasione della partita con la Salernitana: mancano due giorni al commiato, che ingloberà anche Giroud e Kjaer altrettanto prossimi all'addio. Il Milan per l'ultima di campionato darà l'occasione anche al danese (dopo un'assenza di un mese e mezzo) di giocare dal primo minuto, in un contesto dove troverà spazio anche Maignan di ritorno dall'infortunio. Ieri la ripresa degli allenamenti, a Milanello: per adesso gli unici destinati a saltare la Salernitana sono Chukwueze e Loftus-Cheek. (a.s.ag.)