Ormai è chiaro: il Milan da giorni aveva deciso di esonerare Paulo Fonseca. E neppure una vittoria contro la Roma sarebbe bastata a cambiare il destino del portoghese. Da giorni proprietà e dirigenza erano al lavoro per il sostituto: oggi è il giorno di Conceicao, ma neppure una settimana fa, lo scorso 24 dicembre, era stato contattato Maurizio Sarri. Alla vigilia di Natale, all'ex Lazio è stato proposto un contratto di sei mesi (più opzione fino al 2026) e lui ha declinato l'offerta.
Sarri al Milan, i motivi del no
Facile capire i motivi o quantomeno intuirli: a Sarri piace lavorare tanto sul campo, plasmare le sue squadre e non accetta club in corsa. Avrebbe fatto un'eccezione? Possibile, visto che la rosa del Milan è di qualità. Ma certo non con un contratto di sei mesi appena. Quindi grazie, arrivederci alla prossima. Forse. Perché adesso l'allenatore del Milan è Conceicao che in sei mesi tra Supercoppa (il 3 la semifinale contro la Juve), Coppa Italia (quarti in casa contro la Roma), Champions e campionato si gioca il presente e soprattutto il futuro.