London calling anche per Mike Maignan. E, con buonissima probabilità, neanche il desiderio di Massimiliano Allegri di trattenerlo in rosa potrà fermare le comunicazioni, anche perché è lo stesso portiere francese a tenere in mano la cornetta e a rispondere con uno “yes” convinto in perfetto inglese. Maignan è a un passo dal Chelsea: oggi si terrà il colloquio decisivo tra le dirigenze dei due club per limare le differenze economiche tra domanda e offerta; i Blues hanno già l’accordo con l’entourage del classe 1995, quindi resta solo da trovare quello con Giorgio Furlani e Igli Tare.
Maignan, stop alle trattative
Il management rossonero non è soddisfatto della prima proposta inviata dagli inglesi: poco più di quindici milioni di euro. Non bastano. Ma c’è un ma: il Milan deve cedere Maignan per non perderlo a zero tra un anno, dopo che le trattative per il rinnovo si sono arenate nel momento clou, quando sembrava tutto fatto; e, invece, tra le prestazioni sotto rendimento del portiere e la modifica dei piani della dirigenza di via Aldo Rossi, il prolungamento si è stoppato e la cessione è diventata una necessità. È il classico caso in cui nessuna delle parti vuole tornare indietro. Di conseguenza, si guarda in avanti e verso una unica direzione: Londra, per l’appunto. Lì Maignan si confronterebbe con il miglior campionato del mondo, troverebbe un ingaggio sicuramente migliore di quello percepito a Milano e giocherebbe in Champions League; ecco, l’Europa che conta: il francese vuole esserci, tanto da aver declinato subito l’interesse del Manchester United, club fuori da ogni competizione europea nella prossima stagione.
La richiesta per Maignan
Enzo Maresca, allenatore del Chelsea, ha richiesto espressamente Maignan al club perché desideroso di alzare ancora il livello dei suo i estremi difensori: nessuno di loro, da Robert Sanchez a Jorgensen, dà le adeguate garanzie all’allenatore italiano. Maignan sì, per qualità tra i pali e nel possesso palla. E lo si deve portare a Londra prima di subito, in tempo per il Mondiale per club. Quindi, la trattativa va chiusa entro il 10 giugno. L’incontro odierno servirà ad avvicinare il Chelsea alla richiesta del Milan: non ai trenta milioni di euro originari, ma più verso i venticinque comprendendo bonus semplici e più complicati.
Milan, caccia al sostituto
L’affare, in un modo o nell’altro, si farà, tanto che il Milan si sta già guardando attorno per trovare un sostituto all’altezza del titolare della nazionale francese. Mile Svilar, portiere della Roma, ha una valutazione molto alta nonostante il rinnovo in bilico con scadenza 2027. Ci sono altre opzioni sul piatto. Ce n’è una francese, Lucas Chevalier, portiere del Lilla, che piace da tempo. Ci sono due piste italiane: Elia Caprile, appena riscattato dal Cagliari per otto milioni di euro, e l’alternativa low cost Mattia Perin, secondo di Di Gregorio alla Juventus. Restando in Serie A, incuriosisce il nome di Zion Suzuki, 23enne portiere giapponese del Parma, ed è nel mirino a distanza ravvicinata Vanja Milinkovic-Savic, estremo difensore del Torino; sul serbo, Igli Tare ha già una sorta di opzione: si preferirebbero altri profili, ma nel caso in cui si restasse a bocca asciutta, il classe 1997 e fratello di Sergej sarebbe il prescelto.