© AC Milan via Getty Images Tare: “Costruiremo un Milan per vincere subito”
Il primo mese di Igli Tare come direttore sportivo del Milan è stato impegnativo. Incontri di mercato quotidiani, riunioni con Massimiliano Allegri, una prima fase in cui sono avvenute cessioni e una seconda in cui ci saranno acquisti. Il nuovo ds rossonero ha parlato delle strategie di mercato che vorrebbe applicare nel corso dell’estate: «Darò il massimo per contribuire a portare questa società dove merita. Arrivo in un club con una storia così gloriosa e ti dà una responsabilità enorme».
A che punto sono i lavori sul mercato?
«In questa prima fase abbiamo cercato di capire quali sono le uscite e quali sono i giocatori che possono arrivare. Abbiamo fatto tante riunioni insieme allo staff, con Zlatan, Moncada, con Allegri. Ci siamo visti diverse volte e penso di avere le idee chiare: non sarà una rivoluzione della squadra ma sarà un modo di cercare di puntualizzare dei ruoli specifici».
Modric che acquisto è stato?
«L’anno scorso è mancata leadership e l’acquisto di Modric serve proprio a questo. E’ una figura importante nel calcio mondiale. Ho parlato con lui di persona e ho trovato un ragazzo che ha ancora tanta voglia di essere competitivo. Il suo arrivo è fondamentale per essere un punto di riferimento per la squadra».
Cosa ne pensi di Xhaka e Jashari?
«Il punto di partenza è che il centrocampo sarà il reparto dove interverremo di più. Questa è una cosa che abbiamo analizzato con l’allenatore sui profili e caratteristiche che servono a questa squadra. Sono due giocatori di grande valore ma alla fine dobbiamo fare la scelta giusta in base a cosa serve a noi. Sarà importante aumentare la qualità di gioco di questa squadra».
Come va letto l’addio di Theo Hernandez?
«Tutte queste valutazioni partono anche da una volontà, da parte sua, di cercare una nuova esperienza. Con l’arrivo mio e di un nuovo allenatore si cercherà di costruire una squadra diversa dagli anni passati. La sua cessione non è ancora definita, stiamo lavorando».
Invece Maignan resta?
«Maignan non è in partenza, sarà al Milan anche nella prossima stagione. C’è stato un interessamento da un club della Premier ma alla fine non si è trovato un accordo, sapendo anche che Maignan è un punto di riferimento non solo in campo ma anche fuori. Abbiamo deciso di puntare su di lui e di guardare avanti insieme».
Ci saranno movimenti pure in attacco?
«Si prevede di intervenire sugli esterni nel caso di qualche uscita. Per quanto riguarda il centravanti, stiamo cercando un altro giocatore per metterlo in competizione con Gimenez. Santi lo ritengo un ottimo giocatore che però arriva da un calcio diverso. Abbiamo massima fiducia in lui ma dobbiamo fare anche un altro intervento sul ruolo di centravanti. Dovrà avere le caratteristiche del centravanti vero che dentro l’area può fare la differenza: questo è mancato dall’addio di Giroud».
L’attaccante in competizione con Gimenez arriverà dalla Serie A?
«Stiamo valutando sia in Italia che fuori dall’Italia: è una questione di caratteristiche e per il gioco della nostra squadra è fondamentale. Deve essere un giocatore con caratteristiche completamente diverse da quelle che ha Gimenez, che non è un centravanti alla Giroud».
In quali ruoli interverrete?
«Stiamo cercando mediani bassi di un centrocampo a tre: Musah non ha queste caratteristiche, può giocare a due o a tre ma con altre caratteristiche. Stiamo valutando l'intervento anche di un altro giocatore a centrocampo insieme a un attaccante. Nel caso di una cessione interverremo anche sulle ali e in difesa nella parte centrale».
