Allegri e il siparietto inedito con Gasperini: "Ma quando giocate adesso?". Poi si emoziona per Galeone
Gian Piero Gasperini ha appena terminato la sua conferenza, Max Allegri entra in sala stampa. I due si salutano, Allegri gli chiede: "Ma tornate adesso a Roma? Questa settimana avete la coppa?". Gasperini ride: "Sì, giovedì in Scozia. E poi domenica con l'Udinese, è lunga". Allegri no, non ha le coppe europee. Può preparare il suo Milan, secondo in classifica come la Roma, alla sfida di sabato a Parma: "Che va fatta bene, ricordatevi le partite contro Cremonese e Pisa". Il Milan, però, non è più quello lì e Allegri lo sa: "È vero, ma abbiamo bisogno di fare tanti punti per arrivare dove vogliamo e cioè in Champions". Con onestà, Max poi ammette: "Vittoria di squadra? I primi 35 minuti la Roma meritava assolutamente il vantaggio, perché noi non riuscivamo proprio a giocare e abbiamo sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare tecnicamente. Sotto la grande pressione della Roma, bisognava abbassare un po’ di più Bartesaghi e De Winter dalla parte opposta secondo me, non l’abbiamo fatto. Una volta in vantaggio, ci siamo disposti meglio in fase difensiva, perché potevamo dar più pressione passando a quattro a metà campo. Nel secondo tempo siamo tornati in campo molto bene, abbiamo avuto occasioni per raddoppiare e non ci siamo riusciti. Poi in difesa è normale che devi anche difendere, facendolo anche discretamente bene, perché occasioni pulite non ne hanno avute”.
Allegri, i complimenti a Maignan
“L’approccio complicato - ha detto ancora Allegri - lo abbiamo avuto stasera all’inizio per la loro pressione, nelle altre partite abbiamo avuto un approccio buono all’inizio. Male il secondo tempo nelle altre partite, oggi ho chiesto ai ragazzi di continuare a dare pressione, cambiando e mettendoci con i quattro centrocampisti, spalmandoci per il campo, alzando Saelemaekers e allargando Ricci. Sono passaggi, perché la squadra deve passare per queste partite, testando giocatori a San Siro con poca esperienza in questo stadio. Bartesaghi non ha fatto benissimo all’inizio, come De Winter, poi ha fatto una bella partita per 60-70 minuti. Bisogna capire perché non si è fatto bene quei 35 minuti all’inizio. Rafa ha fatto una bella partita stasera come Nkunku. Se abbiamo giocatori con questo tipo di caratteristiche, bisogna sistemare la squadra davanti in qualche modo. Chris è piccolino ma ne ha prese tante di testa, può solo migliorare. Ho avuto tante squadre con il centravanti e tante senza centravanti puro. Anche Fofana poteva fare dei gol e non li ha fatti. L’importante è andare a riempire l’area, ci arriviamo, se non abbiamo centravanti in qualche modo ci arriveremo. Maignan? Bravissimo. Merito suo, della società che ha voluto tenerlo e del lavoro che fa con Claudio Filippi, il preparatore più bravo che c'è".
Il ricordo emozionante di Galeone
Allegri, infine, ricorda Galeone, tecnico al quale era legatissimo. E si emoziona: "Nel 1991 sono arrivato a Pescara dal Pavia. Quando sono arrivato, dopo mezz'ora di allenamento, mi ha detto che se volevo giocare a calcio non avrei potuto fare il trequartista, ma la mezzala. Mi ha insegnato molto. E' passato per un grande attaccante, ma io ho imparato da lui i concetti della fase difensiva. Perché è stato diverso? Abbiamo vissuto 35 anni di rapporto professionale e umano. Non si riteneva un allenatore, ma un insegnante di calcio e io ho provato fare miei questi insegnamenti. Questa giornata per me è stata molto triste, mando un abbraccio forte alla moglie".

