Serie A, pullman Roma scortato dalla polizia a Napoli

Realizzato il piano per evitare che la squadra giallorossa venga a contatto con i tifosi partenopei. Il Questore: «Nessun servizio speciale». La mamma di Ciro: «Totti e Higuain, abbracciatevi»
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NAPOLI - Giungerà a Napoli in aereo la squadra della Roma, in occasione dell'incontro di calcio con gli azzurri di Benitez in programma sabato pomeriggio nello stadio San Paolo di Fuorigrotta. I giocatori di Rudi Garcia, raggiungeranno poi la destinazione finale a bordo di un pullman, scortati dalle forze dell'ordine. Si tratta del primo confronto tra le due formazioni dopo i tragici scontri avvenuti nella capitale prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, dello scorso 3 maggio, che culminarono con il ferimento a colpi di pistola di Ciro Esposito e poi con la sua morte in ospedale, dopo 53 giorni di agonia. Secondo quanto si è appreso, con le stesse modalità i giallorossi lasceranno Napoli, dopo la partita. Una misura decisa per limitare al minimo le possibilità di contatto con la tifoseria azzurra. Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni sportive, che a metà ottobre classificò la gara "ad altissimo rischio", ha vietato la vendita dei biglietti della partita ai residenti nel Lazio. 

LA QUESTURA: «GUARDIA ALTA PER GLI SPOSTAMENTI» - Non sono stati disposti servizi speciali per tenere sotto controllo l'ordine pubblico in occasione della partita Napoli - Roma (in programma nello stadio San Paolo di Fuorigrotta alle 15 di sabato prossimo) anche se, come accade per tutte le partite casalinghe degli azzurri, saranno predisposti tutti i servizi del caso per prevenire eventuali criticità, soprattutto in ordine agli spostamenti della squadra ospite che arriverà in città in aereo. È quanto si apprende da fonti della Questura di Napoli. La decisione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni sportive, di non consentire l'acquisto dei biglietti per la partita ai residenti nel Lazio ha, di fatto, alleggerito le pressioni sulle forze dell'ordine che ora possono concentrarsi, in particolare, sull'affluenza dei supporter napoletani allo stadio e sull'arrivo e il ritorno della squadra ospite.

LA MAMMA DI CIRO: «ABBRACCIO TOTTI-HIGUAIN» - «I miei fratelli nella fede hanno preparato uno striscione meraviglioso che invita a combattere la violenza con l'amore; spero che lo potremo esporre»: lo dice Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il tifoso napoletano di 29 anni ferito a morte a colpi di pistola prima della finale Napoli-Fiorentina all'Olimpico di Roma il 3 maggio scorso. Antonella Leardi, che in questi mesi ha trovato conforto nella fede, non ha deciso se andrà allo stadio ma, interpellata dall'ANSA, ripete con forza che «la violenza e la vendetta non hanno senso. Mi piacerebbe che nello stadio, che oggi è luogo di violenza, entri l'amore». «Sabato - aggiunge - mi aspetto qualcosa di bello da tutti i tifosi napoletani, perché inizi un percorso che porti a uno stadio aperto a tutti per la prossima partita tra le due squadre. Sarebbe un messaggio importantissimo - conclude - se Totti, Higuain e gli altri campioni si abbracciassero in campo dando un segnale forte alle due tifoserie». 

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