Napoli, De Laurentiis: «Il ritiro non è punitivo»

Il presidente del club azzurro: «Non vado dietro ai pettegolezzi, la mia decisione è stata fatta per creare maggiore concentrazione. La Fiorentina? Gara all'insegna della sportività. L'Europa League? Giovedì sarà una sfida importante, il Wolfsburg è 2ª in Bundesliga e sarà una bella partita»
Napoli, De Laurentiis: «Il ritiro non è punitivo»© Mosca
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NAPOLI - Aurelio De Laurentiis spiega i motivi del ritiro del Napoli. Lo fa ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: «Non vado dietro ai pettegolezzi, la mia decisione del ritiro non è punitiva ma per creare maggiore concentrazione. Vorrei che gli organi di stampa smettessero di parlare di punizione, questo ritiro non è punitivo. Da qui alla fine ci vuole la massima concentrazione, non bisogna distrarsi e creare ancora più compattezza. I miei collaboratori possono anche dissentire dalla mia decisione del ritiro ma questa decisione spetta a me. La stagione ancora non è finita e io ci credo ancora. La mia non è punizione, non ho mai punito i miei figli, non ho mai licenziato i miei dipendenti, ho una segretaria di 84 anni che è ancora in ufficio da me. Ci vuole il dialogo, ma non tra presidente e calciatori, ma tra calciatori e calciatori, devono essere un corpus unicum. Sono loro stessi che devono ricompattarsi».

NAPOLI SUL CAMPO - Il numero 1 del Napoli dice la sua anche sui prossimi impegni degli azzurri: «La Fiorentina è una bella squadra, sarà una sfida all'insegna della massima sportività. L'Europa League? giovedì una sfida importante, il Wolfsburg è 2ª in Bundesliga e sarà una bella partita. Bisogna essere tutti per uno, uno per tutti».

GLI INVESTIMENTI - Per quanto riguarda gli investimenti De Laurentiis è molto chiaro: «Lo scorso anno abbiamo investito 98 milioni euro e non possiamo farlo ogni anno altrimenti torniamo in C. Rispetto il pensiero dei tifosi ma dobbiamo costruire di anno in anno, anche lo stadio pretenderà dei costi societari».

LA NOVITÀ - Poi rivelazione finale: «In Lega stiamo decidendo di giocare la 1ª giornata di campionato del prossimo anno in 10 città diverse nel mondo. New York, Londra, Parigi, Jakarta, Pechino, Shanghai. Sarebbe un grande spot».


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