#IoStoConHiguain, l'hashtag spopola sul web. E domenica 45mila maschere al San Paolo

La protesta dei tifosi in vista della sfida col Verona: come accadde per Koulibaly sarà uno stadio mascherato
Udinese-Napoli: rosso per Higuain, ecco la reazione del Pipita
Antonio Giordano
3 min

NAPOLI - Lassù «qualcuno» lo ama: e saranno (almeno) in quarantacinquemila, e si vestiranno da principi azzurri, e metteranno la maschera e la maglietta, falsi nueve, loro, aspettando quello vero.

E la stella resterà a guardare, accovacciato in tribuna d’onore, «ospite» in casa sua: e sarà dura, ovvio, dover domare l’adrenalina rimanendo laterale, anzi estraneo alla partita, però magari servirà (eccome) scoprire che c’è una Napoli che non ha dubbi, che ha invocato se stessa a ritrovarsi per venerdì in Piazza del Plebiscito ed allestire una flash mob, che tirerà fuori i fazzoletti per una pañolada da «sfruttare» come contestazione a modo suo rumorosa. E’ qua la testa, in quel San Paolo che va riempiendosi, in questa corsa silenziosa per farsi sentire, per farsi vedere, per sprigionare energia e restare «vivi», in corsa per qualcosa, l’impronunciabile scudetto - che adesso dista sei punti - e le notti magiche della Champions, da blindare e custodire gelosamente.  

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ECCO EL PIPITA. Si gioca e sarà come avere Higuain con sè, perché risulterà strano, e «doloroso», e inconsueto, ma la poltrona per Sua Maestà è chiaramente prenotata ed il Re non rinuncerà all’appuntamento con il «suo» Napoli: avrebbe voluto regalargli altri gol, avvicinare Nordahl, provare a calzare la Scarpa d’oro, essere il leader che tenta di riscrivere la Storia. Dovrà invece scrutare oltre quel velo di malinconia che si porta dentro e che il San Paolo cercherà di strappare lasciandolo senza fiato, coccolandoselo per che quel che potrà.

CANTONE: DEVONO RIDARCI HIGUAIN

PREVENDITA. I numeri non mentono mai, né gli esperti sbagliano una previsione: trentacinquemila biglietti (compreso gli abbonati) già venduti per Napoli-Verona, trasformata in sfida di cartello dal clima scatenatosi a Udine e propagatosi nei giorni successivi. E alla fine, viaggiando al ritmo di tre-quattro mila biglietti al giorno, si toccherà la soglia dei quarantacinquemila, uno scenario da restare senza fiato, un contesto da «partitissima».

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