Napoli, da Mertens a Gattuso: ecco gli snodi per ripartire

Il lungo pit stop ha frenato anche alcune trattative tra la società e i calciatori
Mertens© FOTO MOSCA

NAPOLI – Maggio sarà un mese cruciale per il Napoli. Sì, sotto ogni punto di vista. E se da un lato l’auspicio collettivo di tornare in campo è di certo strettamente connesso alla speranza di non contare più i morti e i contagiati di coronavirus, da un altro il club dovrà giocoforza riaprire e chiudere in un clic il discorso dei rinnovi. E dunque definire il futuro: Gattuso e Mertens sono in copertina, certo, ma sul tavolo ci sono anche i contratti di MilikZielinskiFabian e Maksimovic. E ancora: l’adios di Callejon, sempre più vicino, e gli intricati nodi di mercato legati innanzitutto a Koulibaly e Allan. Un gran bel da fare, non c’è che dire. Però anche storie e situazioni più o meno problematiche che fanno rima con la normalità: con la vita che ogni singolo abitante di un mondo paralizzato spera di ritrovare al più presto.

LA SCELTA TECNICA
Tra i rinnovi da definire c’è quello di Gattuso

Il tema dei rinnovi è molto ampio, estremamente: tant'è che riguarda anche Gattuso. Ovvero l'uomo al quale il Napoli si è dato per il dopo-Ancelotti e con il quale, se vogliamo, ha gestito in sintonia il mercato di gennaio. Un indizio, certo. Un dettaglio non da poco che però non fa ancora rima con ufficialità. La situazione, comunque, è piuttosto chiara almeno nei termini: Rino ha un contratto fino al 2021 ma il club entro il 30 giugno, e a fronte di una penale, può risolvere il rapporto unilateralmente con un anno di anticipo. Anche al tecnico è riconosciuta la medesima possibilità previo pagamento di una penale, però entro il 30 aprile, ma l'idea che possa avvalersene non sembra contemplata. Insomma, come nel caso dei giocatori, sembra proprio che maggio possa essere il mese propizio per definire la questione legata all'allenatore. Quando insomma dovrebbero essere consentiti nuovamente gli incontri, i faccia a faccia: l'ultimo, con De Laurentiis, andò in scena il 12 marzo. E si parlò di piani futuri: un altro indizio.


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UN CONTRATTO IN SCADENZA IL 30 GIUGNO
Il prolungamento di Mertens: un rebus

L’ultima partita giocata dal Napoli risale al 29 febbraio, al San Paolo con il Torino, e sebbene il calcio sia ormai tramontato da quarantatré giorni oggi, certi personaggi non smettono mai di conquistare la scena. Già, per un colpo dii genio o per uno di penna: e questa è la storia di Mertens. Il re dei cannonieri della storia del club in tutte le competizioni - centoventuno gol, come Hamsik -, non ha ancora firmato il rinnovo del contratto in scadenza a giugno, e ovviamente il popolo azzurro, innamorato del campione e dell'uomo, pende dalle sue labbra. Dalla sua decisione. Le sensazioni diffuse dopo l’incontro del 1° marzo con Aurelio De Laurentiis furono molto positive, ma intanto il brindisi non è ancora arrivato. Anzi: la situazione è in fase di stallo e nel frattempo la concorrenza s’è riattivata (Inter su tutti e poi Monaco). Dries, per il momento, lavora e riflette attentamente in casa. Ama Napoli, e tanto: ma la sua, considerando che compirà 33 anni il 6 maggio, sarà soprattutto una scelta di vita.

IL FUTURO DA PROGRAMMARE
Zielinski e Milil col problema clausola

Non solo Mertens. Oltre alla questione legata all’uomo delle Fiandre, il club azzurro dovrà affrontare presto anche gli altri discorsi contrattuali sospesi: a cominciare dal rinnovo di Callejon. Lui, come Dries, è un giocatore di 33 anni (compiuti) e in scadenza a giugno, ma rispetto al collega sono decisamente residue le possibilità di permanenza: sulle sue tracce c'è soprattutto il Valencia. Bloccata e per il momento senza sbocchi è la trattativa con Milik. Soprattutto per il nodo legato alla clausola rescissoria da 100 milioni: Arek, legato fino al 2021, non è convinto di continuare nonostante il club voglia confermarlo. Il problema della clausola riguarda anche il rinnovo Zielinski, altro profilo in scadenza 2021, ma con lui le cose vanno molto meglio: regna l’ottimismo. Si tratta ancora con Fabian (2023), corteggiato molto seriamente dal Barça e soprattutto dal Real, e poi con Maksimovic (2021): il difensore serbo avrebbe dovuto già firmare a dicembre e poi a inizio marzo. Maggio dovrebbe portare molte risposte.

IN TEMPO DI SMARTWORKING
Castel Volturno resta ancora chiuso

Per il momento è ancora smart working, allenamenti in casa e colloqui e incontri virtuali, ma gradualmente i giocatori del Napoli intravedono la possibilità di tornare in campo. A maggio, certo: e considerando che il Governo ha prolungato la chiusura del Paese fino a domenica 3, qualcuno ipotizza che la settimana successiva possa essere quella giusta. Una speranza, per il momento; facciamo anche un progetto che ovviamente il club sta studiando nei minimi particolari soprattutto dal punto di vista delle precauzioni e delle misure di sicurezza. Quando sarà consentito, insomma, la squadra dovrà tornare al centro sportivo di Castel Volturno in guanti e mascherina: e non è un modo di dire. E al di là dei programmi atletici specifici, perché sarà una sorta di ritiro concentrato, il club sta lavorando soprattutto per reperire kit diagnostici rapidi per Covid-19; per organizzare le visite mediche e tutti i controlli sierologici e cardiopolmonari necessari. Da pianificare nel dettaglio anche la gestione delle trasferte (ristrette e in giornata), nonché l’utilizzo degli spazi collettivi (sala pranzo e video, bagni e palestra).


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NAPOLI – Maggio sarà un mese cruciale per il Napoli. Sì, sotto ogni punto di vista. E se da un lato l’auspicio collettivo di tornare in campo è di certo strettamente connesso alla speranza di non contare più i morti e i contagiati di coronavirus, da un altro il club dovrà giocoforza riaprire e chiudere in un clic il discorso dei rinnovi. E dunque definire il futuro: Gattuso e Mertens sono in copertina, certo, ma sul tavolo ci sono anche i contratti di MilikZielinskiFabian e Maksimovic. E ancora: l’adios di Callejon, sempre più vicino, e gli intricati nodi di mercato legati innanzitutto a Koulibaly e Allan. Un gran bel da fare, non c’è che dire. Però anche storie e situazioni più o meno problematiche che fanno rima con la normalità: con la vita che ogni singolo abitante di un mondo paralizzato spera di ritrovare al più presto.

LA SCELTA TECNICA
Tra i rinnovi da definire c’è quello di Gattuso

Il tema dei rinnovi è molto ampio, estremamente: tant'è che riguarda anche Gattuso. Ovvero l'uomo al quale il Napoli si è dato per il dopo-Ancelotti e con il quale, se vogliamo, ha gestito in sintonia il mercato di gennaio. Un indizio, certo. Un dettaglio non da poco che però non fa ancora rima con ufficialità. La situazione, comunque, è piuttosto chiara almeno nei termini: Rino ha un contratto fino al 2021 ma il club entro il 30 giugno, e a fronte di una penale, può risolvere il rapporto unilateralmente con un anno di anticipo. Anche al tecnico è riconosciuta la medesima possibilità previo pagamento di una penale, però entro il 30 aprile, ma l'idea che possa avvalersene non sembra contemplata. Insomma, come nel caso dei giocatori, sembra proprio che maggio possa essere il mese propizio per definire la questione legata all'allenatore. Quando insomma dovrebbero essere consentiti nuovamente gli incontri, i faccia a faccia: l'ultimo, con De Laurentiis, andò in scena il 12 marzo. E si parlò di piani futuri: un altro indizio.


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