Pià: "Prematuro parlare di Scudetto, ma il Napoli deve crederci"

L'ex azzurro: "Il principale merito di Spalletti è quello di aver dato fiducia a tanti giocatori"
Pià: "Prematuro parlare di Scudetto, ma il Napoli deve crederci"© ANSA
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NAPOLI - "Dopo 7 partite, parlare di scudetto è un pò prematuro. Essere in vetta alla classifica, a punteggio pieno, significa che il Napoli ci deve credere. Ci saranno ancora tante partite difficili da vincere. Il Napoli ha tutte le carte in regola per disputare un'ottima stagione, il primo posto è meritatissimo". Inacio Pià, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a NapoliMagazine.Com: "Il principale merito di Spalletti è quello di aver dato fiducia a tanti giocatori, è stato subito protagonista, ha fatto capire alla squadra le sue idee e il calcio che intende proporre. Qualche giocatore che nella passata stagione e' stato poco impiegato ora si sente coinvolto. Gli azzurri stanno rispondendo alla grande agli input del mister, per questo credo che il principale merito sia stato quello di farsi capire velocemente dai propri ragazzi".

Il razzismo

Pià commenta i recenti, deprecabili, episodi di discriminazione razziale: "Razzismo contro Koulibaly, Anguissa e Osimhen? Dopo due anni di chiusura degli stadi, e' stato veramente triste vedere una roba del genere. Non è giusto che tutto uno stadio debba pagare per quei 5-10-50 o 100 individui che vanno lì solo per fare casino. Vanno individuati questi soggetti e gli si deve impedire di entrare per sempre allo stadio, in nessun ambito sportivo. Per colpa loro si rovina uno spettacolo e stare qui a parlare di razzismo e' veramente brutto".

L'Europa League

Partenza da incornciare in campionato, non altrettanto per il Napoli versione continentale: "In Europa League - commenta Pià - il Napoli deve credere di poter recuperare i punti persi nelle prime due partite. Le energie ci sono, nonostante la sconfitta con lo Spartak Mosca, la squadra e' andata a ribaltare un risultato a Firenze. Questo significa che le forze per fare bene ci sono. Fino a quando la matematica non condannera' il Napoli bisognera' fare il possibile per proseguire il cammino anche in Europa".

I singoli

Focus sui singoli per l'ex attaccante: "Ospina e Meret sono due grandi portieri. In questo momento Ospina offre più sicurezza, in un ruolo dove l'alternanza non aiuta nè i portieri in prima persona e nemmeno il reparto difensivo. Bisogna puntare su un portiere, Ospina sta meglio ed è giusto che giochi lui. Questo non significa che Meret non potra' piu' riprendersi il posto da titolare, ma attualmente vedo più pronto Ospina. Manolas o Rrahmani? A dir la verita' chiunque gioca con Koulibaly fa bene, Kalidou e' un mostro in difesa. Rrahmani ha guadagnato punti nei confronti dell'allenatore, ha la fiducia dei tifosi e dei compagni, sta bene mentalmente e fisicamente, attualmente e' la spalla migliore per Kalidou. Koulibaly è, per distacco assoluto, il miglior difensore in Italia, mentre in Europa la concorrenza c'è. Va detto anche che, per il momento che sta attraversando, se la gioca pure con i migliori difensori d'Europa. Insigne? E' normale che quando vieni sostituito non sei mai contento. Spalletti sta li' per fare scelte. Fare polemiche non aiuta nessuno, anche se dopo qualche ora dalla sostituzione sono certo che Lorenzo non abbia pensato piu' a quel cambio".

Napoli, Milan e Inter per il vertice

Poi lo sguardo di Pià torna ad allargarsi al campionato: "Il Napoli sta facendo bene, bisogna remare tutti dalla stessa parte. Per il vertice se la stanno giocando Napoli, Milan e Inter. Juventus e Roma arriveranno alla distanza. E' un campionato molto equilibrato, ci saranno sorprese. Ci sono tanti allenatori bravi, per questo credo che sara' un torneo affascinante fino alla fine. Dopo la sosta sono previste tante partite ravvicinate. I rientri di Ghoulam, Demme e Mertens possono dare a Spalletti qualche soluzione in piu'. Sono forze fresche di qualita'. Osimhen, come tutti gli stranieri, aveva bisogno di un po' di tempo per integrarsi: penso che possa superare quota 20 gol, è forte, segna: mi ricorda il primo George Weah, per le movenze, per come attacca la profondità e la cattiveria sotto porta. Puo' fare davvero bene con la maglia del Napoli", ha concluso l'ex attaccante.


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