De Santis: "Valeri per Inter-Napoli? Scelta azzeccata"

L'ex arbitro sul fischietto del big match di domenica: "In campo italiano è una garanzia. Gli è mancata la crescita internazionale"
De Santis: "Valeri per Inter-Napoli? Scelta azzeccata"© LAPRESSE
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NAPOLI - Si avvicina il big match di domenica tra Inter e Napoli. Radio Marte ha chiesto un commento sulla designazione di Valeri come fischietto dell'incontro all'ex arbitro Massimo De Santis: "Valeri è un arbitro che sicuramente poteva fare anche di più a livello internazionale e non è stato in grado. Io lo conosco da quando era ragazzo e arbitrava in Promozione. Gli è mancato qualcosa a livello di crescita internazionale. In campo italiano è di sicura garanzia, tranquillo e sicuro. Scelta azzeccata sulla carta: Rocchi ha scelto una garanzia per una partita difficile e che potrebbe dare un primo segnale sull'andamento del campionato in futuro. Il Napoli secondo me è la squadra da battere, Spalletti sta facendo un grande lavoro, la squadra gioca e gira, la vedo pià concreta rispetto al Milan. In bocca al lupo a Valeri affinché possa essere vincere dalla gara, che possa essere decisa dai gesti tecnici e non dagli arbitri". Un bell'attestato di stima che arriva in un momento (che per la verità dura da tanti anni) non facile per la classe arbitrale: "Non ci sono più arbitri bravi? La riflessione - spiega De Santis - dev'essere profonda. Di certo mancano arbitri di personalità, perché per quanto riguarda la parte tecnico-atletica Rocchi sta facendo un buon lavoro così come lo faceva Rizzoli. Il punto cruciale è l'utilizzo del VAR nella maniera più corretta e quella che gli sportivi si possono aspettare. Al termine della gara non si deve fare la moviola della moviola ma alcuni meccanismi non sono stati oliati. L'arbitro bravo da quello meno bravo si individua per quello che dimostra sotto l'aspetto tecnico nell'andamento dei 90' ma anche nella personalità".

"Quando c'è un errore serve il coraggio di correggerlo"

La Var, dunque, non ha risolto tutti i problemi come si sperava avrebbe fatto: "I singoli episodi in area - prosegue De Santis nella sua analisi - lasciamoli allo strumento televisivo. Quando c'è un errore dell'arbitro bisogna avere il coraggio di andare a correggerlo. Dal televisore si vede che è un chiaro ed evidente fallo e l'arbitro o non viene richiamato oppure, se chiamato, decide comunque il contrario. Si dà adito a polemiche che uno strumento del genere dovrebbe completamente eliminare. Ci sono situazioni complesse ma questo è il calcio, poi subentra la discrezionalità dell'arbitro". Tanto si è discusso sui contatti subìti da Alex Sandro e Kjaer qualche settimana fa, simili nella dinamica ma diversamente valutati dagli arbitri: "Il mezzo televisivo - sottolinea l'ex arbitro internazionale - ci fa mancare cose che l'arbitro percepisce in campo: il danno effettivo, il tocco, l'intensità. L'arbitro però dovrebbe mettere insieme al suo vedere anche il supporto dell'immagine televisiva per arrivare a una decisione vicina alla realtà. Si è discusso molto sul rigore concesso da Orsato in Juventus-Roma: secondo me in quel momento ha preso la decisione giusta perché nel momento in cui avviene il fallo lui non vede più il pallone e fischia. Quando si arbitra una partita delicata come Juventus-Roma nel momento della concetrazione si vede quello per cui si fischia. Decisione che io mi sento di sposare. Poi sicuramente poteva essere più fortunato. Per me ha preso la decisione giusta". Resta il fatto che l'aiuto tecnologico è un valore aggiunto: "Magari avessimo avuto il VAR ai tempi nostri - conclude De Santis - il calcio era migliore rispetto a oggi, ma anche più difficile. Io facevo pochi errori, poi quando fai le partite importanti gli errori diventano tali. I giocatori avevano maggiore personalità. Il gol annullato a Cannavaro? Arrivò da un calcio d'angolo che non c'era".


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