Serena: "Il Napoli lotterà fino alla fine per lo scudetto"

L'ex difensore: "La classifica è corta, bastano un paio di partite per rimescolare le carte. Insigne? Perdiamo un giocatore che sa emozionare"
4 - Napoli (4,7 milioni)© LAPRESSE
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NAPOLI - Chiuso il capitolo mercato, è tempo di tornare a parlare di calcio giocato. Nel fine settimana la Serie A tornerà in campo, con il Napoli che sarà protagonista dell'inseguimento all'Inter. Ad affermarlo è Michele Serena, ex giocatore che ha chiuso la sua carriera proprio nelle fila nerazzurre: "Penso che il Napoli lotterà e rimarrà aggrappato alla prima posizione - assicura nel suo intervento su 1 Station Radio - lottando per le proprie chance anche per lo Scudetto. La classifica non è così lunghia e bastano due partite per rimescolare le carte. Sarà una bella lotta sia per lo Scudetto che per la Champions. Insigne? Dal punto di vista tecnico perdiamo un giocatore bello da vedere e che fa emozionare. Lui, però, economicamente ci ha sicuramente guadagnato. L'Inter resta comunque la favorita, può bissare la vittoria dello scorso anno. Pur con cessioni eccellenti si sono rinforzati non solo in quel reparto, ma anche negli altri e nella sua totalità". Fuori dalla lotta per il primo posto, invece, la Juventus: "Lo stile Juve - assicura Serena, ex bianconero - non è cambiato negli anni. Io parlo del 1989, ma il DNA è particolare: grande professionalità, altrimenti ti mandano via. Giocatori bravi e tecnici, ma bisogna comportarsi in un certo modo e maniera. Sono sempre stati così. La coppia Bonucci-Chiellini è ancora una delle migliori e ti fa aprire delle riflessioni a riguardo. Hanno scritto e scriveranno ancora pagine di storia. De Ligt è molto forte, non so le motivazioni che lo spingano altrove, ma la Juventus saprà come sopperire. Non so quali fossero le aspettative nei suoi confronti, è molto giovane e che viene da una realtà diversa perché il campionato olandese non può essere paragonato a quello degli altri top europei. Spero che in quello italiano tornino i campioni che gli diano il fascino di un tempo, ma quello dipende anche dal fattore economico".

"Serve più coraggio nel lanciare i giovani italiani"

A proposito di difensori, il migliore di questo campionato secondo Serena non è né ChielliniBonucci, ma "Bastoni, perché finalmente è un giocatore giovane ed italiano e che si trova in grandi palcoscenici. Penso che la scuola italiana sia ancora la migliore, ma pecchiamo di coraggio nel lanciare i giovani anche in Serie A, permettendogli di maturare anche con degli errori. Dalle altre parti invece li lanciano e poi raccolgono i frutti". Tra le altre maglie vestite da Serena in carriera ci sono state anche quelle di Sampdoria e Fiorentina, che stanno vivendo una stagione diametralmente opposta: "Sicuramente i blucerchiati si salveranno - assicura l'ex doriano - perché hanno un organico che glielo permetterà. Le vicende societarie penso abbiano inciso, ma neanche tanto. Penso sia l'anno della rifondazione. Per la Viola parliamo di un campionato differente rispetto a quello degli altri anni, rivitalizzando la squadra e l'ambiente. Il lavoro che sta facendo è egregio. Vlahovic? Auguro alla Fiorentina di sopperire alla sua mancanza: è il capocannoniere, ma si sono mossi sul mercato in quella direzione nel cercare di trovare il sostituto". In chiusura, Serena ricorda il suo primo presidente nel calcio professionistico, Maurizio Zamparini: "Ieri ho sentito la brutta notizia e mi dispiace. Ero molto giovane, era la mia prima esperienza e lui era l'artefice della scalata. Ho il ricordo di una persona molto carismatica che voleva tutti i costi arrivare agli obiettivi prefissati. La sua vita si è contraddistinta da grande ottimismo e capacità. Confermo che fosse una persona buona d'animo anche se lui si è fatto la nomea di 'mangia allenatori', ma aveva un rapporto paterno con tutti".


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