Marino: "Napoli in corsa per lo scudetto, ma non c'è una vera favorita"

Il dg dell'Udinese pronto alla sfida del Maradona in programma sabato: "Non vedo l'ora di riabbracciare i tifosi napoletani"
Marino: "Napoli in corsa per lo scudetto, ma non c'è una vera favorita"© LAPRESSE
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NAPOLI - Sabato il Napoli riprenderà la sua corsa scudetto affrontando l'Udinese che, dal 2019, è tornata ad essere la casa di Pieropaolo Marino, uno che in azzurro ha vissuto momenti esaltanti: "Io simbolo di vittoria per il Napoli? Qualcuno mi dice da Guinness dei Primati - scherza il dt friulano ai microfoni di Radio Marte - anche perché difficilmente una squadra che vince lo scudetto fa anche la Serie C. Sono contento di essere stato presente nelle due fasi, il top della gestione Ferlaino e il top della rinascita con De Laurentiis, siamo passati da Gela al Da Luz". La sfida della 30ª giornata tra partenopei e bianconeri arriva dopo l'episodio che ha condannato l'Udinese al pareggio con la Roma: "Pensavamo che il Var - spiega Marino - avesse fatto il suo rodaggio ma bisogna capire che il suo utilizzo, se dev'essere limitato: chiaramente va studiato meglio come meccanismo e nell'uniformità di giudizio. Il fallo di mano di Zeegelaar io non l'ho visto, non so cos'abbia il Var:, la dinamica dell'azione non faceva pensare a un movimento naturale. Ho visionato mille immagini ma non l'ho visto. Il caso di Torino poi è molto eclatante, credo che l'AIA sia intervenuta. Bisogna fare dei chiarimenti in proposito, perché altrimenti si perdono anni di lavoro. Noi come società per primi abbiamo iniziato a chiedere sistemi per supportare le decisioni con immagini audiovisivi. Siamo assolutamente favorevoli al Var ma va uniformato tutto".

"Spalletti è un vincente"

L'episodio con i giallorossi, però, ha lasciato spazio alla preparazione della sfida del Maradona di sabato pomeriggio: "La partita di andata - ricorda Marino - l'abbiamo persa in casa in maniera abbastanza eclatante. Ora c'è questa, noi verremo con entusiasmo. Abbiamo affrontato più o meno il Milan nella stessa situazione un anno fa. Sicuramente Spalletti è un allenatore vincente, secondo me è arrivato sempre in situazioni buone. Ha vinto a Roma alcune coppe sfiorando lo scudetto. Essere vincente non vuol dire avere nel carniere Coppa Campioni o scudetto. Poi per vincere contano i dettagli o i grandi giocatori". A proposito di giocatori di qualità, l'Udinese quest'anno ha messo in mostra un altro gioiello: "Beto come tanti giocatori dopo Natale ha avuto il Covid-19 - ricorda il dirigente bianconero - ma ora si sta riprendendo. Ha 24 anni e ha dato già dimostrazione di avere qualità innegabili. Secondo me è un giocatore che farà molto parlare di sé nei prossimi anni. Osimhen? I due si somigliano, al momento. Beto è un po' più grezzo tecnicamente. Osimhen nel campionato italiano sposta gli equilibri, bravo Giuntoli a prenderlo". Se il Napoli dovesse riuscire a conquistare il tanto ambito scudetto, per il presidente Aurelio De Laurentiis profila la possibilità di un doppio successo, visto che anche il Bari, sempre di sua proprietà, è sulla buona strada per conquistare il titolo in Serie C: "Se cederà una delle due società? Sono decisioni che spettano a lui - assicura Marino - bisognerà anche vedere se si opporrà a questa situazione. Secondo me per arrivare al top il Napoli non ha bisogno di sostegno economico dall'esterno: gli azzurri quest'anno ha una rosa importantissima grazie al lavoro di tutti e sta lottando per il titolo. Chi ha qualcosa in più in chiave scudetto? Come rosa e competitività ci sono dei dettagli che fanno la differenza: l'Inter forse ha più giocatori, il Milan ha un'età media più bassa. Ma i tre organici sono lì per giocarsela, non vedo una favorita. Sabato pomeriggio sarò sulla panchina dell'Udinese, non vedo l'ora di riabbracciare i tifosi napoletani".


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