Sesa: "Napoli, rimpianto Scudetto: era l'anno giusto"

L'ex giocatore: "Non è ancora finita ma dati gli ultimi risultati si è un po’ complicata la situazione"
Sesa: "Napoli, rimpianto Scudetto: era l'anno giusto"© FOTO MOSCA
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NAPOLI“Il Napoli stava disputando un ottimo campionato. Era l’anno giusto per approfittare delle difficoltà di Inter e Juventus per fare qualcosa in più, secondo me è stato un anno giusto, non è ancora finito ma dati gli ultimi risultati si è un po’ complicata la situazione". Lo ha dichiarato, ai microfoni di Radio Marte, l'ex giocatore del Napoli David Sesa: "Cosa non ha funzionato? Secondo me abbiamo peccato nelle alternative. Inter e Juventus hanno alternative importanti e giocatori fondamentali. Il Napoli non ha tante chance di lusso, è stato un bel campionato ma ci sono tanti rimpianti. Non è ancora finita, sarebbe una cosa eccezionale vincere lo scudetto". Sesa, attualmente allenatore, è nato in Svizzera: "Ci sono dei paragoni giusti di mentalità con la Svizzera. L’Italia è venuta da una vittoria ad EURO 20 giocando un bel calcio propositivo e gli uomini di Mancini pensavano di qualificarsi facilmente al Mondiale. Invece, oggi anche Nazioni come la Svizzera, con giocatori di esperienza e che giocano in tutta Europa, possono mettere in difficoltà le big". Sull'annunciato addio di Insigne, così Sesa: "Prima o poi doveva accadere che Insigne lasciasse Napoli. Lorenzo ha dato tantissimo alla causa e ha preso questa decisione che bisogna rispettare. Mertens con gli anni non diventa più giovane e andava sostituito. Negli ultimi anni la società azzurra ha comprato giocatori interessanti, è una società forte e può pescare in campionati importanti come accaduto con Anguissa in Premier League. De Laurentiis sono sicuro che li sostituirà con qualche big di qualità. Non ci sono tanti tiratori di punizioni in Italia ed in Europa. Il calcio è cambiato. Prima c’era più qualità e i giocatori erano talentuosi, ora è un gioco più fisico e di mentalità. Non ci sono più i vari Baggio, Totti e Del Piero. Un calcio diverso". Infine spazio ai ricordi sull'esperienza partenopea: "In quattro anni a Napoli sono stato benissimo, è una città fantastica e gente meravigliosa. Non sono riuscito a dare il 100% ma a volte il calcio è strano. Quelli erano gli anni più difficili, arrivato nel 2000. Sono fiero di aver giocato per questa maglia”, ha concluso Sesa.


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