De Laurentiis attacca tutti, bordate anche su Gravina: cosa è successo

Acceso scontro dialettico tra il presidente del Napoli e quello della Federcalcio che rispedisce al mittente le accuse ricevute
De Laurentiis attacca tutti, bordate anche su Gravina: cosa è successo
Antonio Giordano
3 min

NAPOLI - Le parole sono come pietre ed hanno sempre indirizzi strategicamente precisi: Aurelio De Laurentiis e Gabriele Gravina hanno smesso - da un bel po’ di vivere la loro personalissima «luna di miele» e lo scontro è diventato dialetticamente - e politicamente - sistematico. Il primo affondo, che poi sarebbe l’ennesimo, parte da Napoli e ha una destinazione precisa: via Gregorio Allegri di Roma, sede dalla Federcalcio, stanza presidenziale. Mentre sta analizzando questo calcio, tra riferimenti più o meno ricorrenti, De Laurentiis coglie al balzo l’occasione e sistema il suo attacco frontale, depurato da ogni forma di diplomazia, al numero del Palazzo di Vetro. «Questi signori che gestiscono il calcio italiano non hanno mai frequentato o gestito squadre e quindi club. Non possono nemmeno immaginare a capire come si affrontano certe situazioni. Gravina ci ha provato con il Castel di Sangro e la sua esperienza alla fine è stata fallimentare. Abbiamo visto che fine hanno fatto Blatter e Platini. Più in generale, l’Uefa condiziona troppo il movimento calcistico: l’Europa si mette la medaglia al collo con la Champions, torneo dove ci sono molti incassi; poi c’è l’Europa League che ne concede di meno e la Conference che è inesistente. E questi tornei servono per accontentare tutti, in maniera tale che i vertici siano poi rieleggibili. I politici italiani hanno combinato disastri in questi anni e Gravina non ha fatto nulla».

La replica di Gravina

È una bordata che va dritto al petto del numero 1 della Federcalcio, in «missione» a Tirana dove la Roma sta aspettando di cominciare la propria finale di Conference League, e che costringe a una replica immediata, diffusa attraverso l’agenzia AdnKronos, egualmente senza sconti: «A differenza di De Laurentiis, io mi concentro sulle cose da fare per il bene del calcio italiano. Da quando sono in Figc, abbiamo raggiunto risultati importanti sia in campo che fuori. In qualità di presidente federale, non posso accettare che si inveisca in maniera irrispettosa verso Istituzioni quali Governo, Uefa e Fifa. Invito De Laurentiis a proporre qualcosa di serio e concreto per contribuire - anche lui - allo sviluppo del nostro mondo. Ma d’altronde, come diceva Totò, ognuno ha la faccia che ha. Però qualche volta si esagera». Lo scontro è in attesa di aggiornamenti, a prescindere.


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