Spagna '82: 40 anni fa la spietata marcatura di Gentile su Maradona

Italia-Argentina 2-1 ai Mondiali che gli Azzurri poi avrebbero vinto: il terzino della Juve non dette tregua al numero 10 sudamericano. Pochi giorni dopo avrebbe fatto lo stesso con Zico
Spagna '82: 40 anni fa la spietata marcatura di Gentile su Maradona© ANSA
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Una delle immagini simbolo del Mondiale del 1982 in Spagna è la spietata marcatura di Claudio Gentile ai danni di Diego Armando Maradona. A ricordare che oggi sono esattamente 40 anni da quell'Italia-Argentina 2-1 è il Mundo Deportivo. Si giocò al Sarrià di Barcellona e iniziò la scalata degli Azzurri di Bearzot alla Coppa del mondo. 

“Gentile, soprannominato Gheddafi, annullò Dieguito”

Claudio Gentile, figlio di siciliani emigrati in Libia, era soprannominato all'epoca Gheddafi. La sua fama era di difensore tenace e tra i più temuti dagli attaccanti all'epoca. In carriera, con la maglia della Juve, ha giocato in totale 414 partite in 11 stagioni, in Nazionale 71 match tra il 1975 e il 1984. Maradona nel 1982 rappresentava il pericolo numero uno e Gentile più tardi ha raccontato il segreto della sua marcatura.

“Stavo guardando i video due giorni prima della partita. Non sapevo come fare, ma avevo le idee chiare su quello che dovevo fare. Non potevo permettere a Maradona di girarsi, di avere la palla davanti alla nostra porta. Lo ha fatto una volta e non sono riuscito a fermarlo. Evitare che facesse ciò è stato l'inizio della vittoria. Oggi non avrei potuto ripetere la marcatura che gli ho fatto”.

Gentile fu l'ombra di Maradona

Gentile diventò letteralmente l'ombra di Maradona in una marcatura a uomo strettissima. Maradona non ha potuto respirare, continuamente braccato. Anche calciato, a volte, afferrato, sgomitato e spinto: tutto il repertorio, insomma. L'arbitro rumeno Nicola Rainea, scrive il giornale spagnolo, “ci ha messo 41 minuti per rimproverare Gentile”. Maradona così ha raccontato quel pomeriggio: “Ogni volta che cercavo di ricevere la palla, mi colpiva ai polpacci. Non riuscivo a girarmi. Non l'hanno buttato fuori! Da non credere: non è stata colpa sua, ma degli arbitri”. E ancora, Gentile: “Maradona mi ha insultato, ha insultato mia madre. Mi ha detto di tutto, ma questo mi ha motivato di più e ho cominciato a pensare: 'Sto facendo bene'”.

Gentile: “Il calcio non è per i ballerini”

Commentando a caldo quell'esibizione, Gentile non ebbe parole buone per Maradona: “Il calcio non è per i ballerini”. Quando Diego è morto, però, lo stesso ex difensore non ha nascosto la stima per il numero 10: “Come giocatore posso solo inchinarmi alla sua grandezza”.

A fare il giro del mondo, alla fine, furono le immagini di Maradona in lacrime, indifeso a fine partita. Probabilmente anche incredulo. Il Sarrià fu il funerale dell'Albiceleste. Per Gentile, invece, l'inizio della salita per la gloria, che sarebbe arrivata puntuale battendo in finale la Germania dell'Ovest a Madrid


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