Kvara e Kim, la coppia d’oro del Napoli

Il georgiano e il sudcoreano hanno subito conquistato i tifosi azzurri: Kvicha ha siglato quattro gol (uno più bello dell’altro), Minjae due di testa oltre a difendere con autorevolezza
Kvara e Kim, la coppia d’oro del Napoli© ANSA
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI - K più K fa K2. E d'accordo, va bene, si gioca un po' con le lettere illustri di chi c'è e di chi invece non c'è più, ma Minjae Kim e Kvicha Kvaratskhelia hanno conquistato la copertina in cinque giornate marchiate con il fuoco della loro forza, dell'esplosività, di una personalità insospettabile e dei gol: 4 quelli di Kvara, 2 per Kim. E sia chiaro, il discorso che segue non è più un gioco e anzi è serissimo: Minjae è stato acquistato per sostituire Koulibaly, il Comandante, il totem, un gigante; e Kvicha, invece, per raccogliere l'eredità di Insigne, il capitano, il secondo cannoniere all time del club in tutte le competizioni. Due pezzi di storia. Di paragoni neanche l'ombra, sarebbe fuori luogo in questa fase, ma i primi capitoli azzurri delle rispettive vite sono stati già molto interessanti: dal primo con il Verona all'ultimo con la Lazio, partita decisa proprio dai due signori in questione. Sei reti in due e un investimento complessivo da più o meno 30 milioni di euro: 10 e 20 per acquistare il primo georgiano e il primo coreano di Partenope. Dieci meno dei 40 pagati dal Chelsea per Kalidou. Come si dice in questi casi? Grandi colpi.

Dieci e lode

E allora, la notte di Kim e Kvaratskhelia: sabato all'Olimpico hanno dettato legge e gol. Uno-due, K più K: il pareggio del difensore con un colpo di testa e poi il destro decisivo dell'attaccante. E mica soltanto questo: Minjae se l'è vista e sbrigata con Immobile e Milinkovic, mica due così, e il socio invece ha spaccato la Lazio, collezionato giocate e anche un palo con quella furia un po' sopita tra la Fiorentina e il Lecce. Niente paura, come ha detto anche Spalletti: ci sta che perdi energie quando vuoi prendere in fretta le misure di un nuovo mondo; ci sta che per chi gioca come lui, sfrontato e dribblomane, la condizione e la gamba non siano sempre quelle necessarie per esplodere fulmini e saette. Dieci milioni, dicevamo, è la somma versata dal Napoli alla Dinamo Batumi per portare Kvara a casa: ha 21 anni e ha giocato appena cinque volte in Italia, è vero, ma è già stato coinvolto in cinque gol realizzati dalla squadra, firmandone 4 e servendo un assist. Un primato: nessuno come lui dal ritorno degli azzurri in A (2007-08). Bene: quanto vale oggi? Ne riparliamo a metà stagione. Ma una cosa è sicura: l'arduo compito della sostituzione di Insigne, nonostante caratteristiche diverse e una crescita tattica in evoluzione, sta procedendo davvero per benino. E il tutto sotto gli occhi di Nitsa, la sua fidanzata, in tribuna all'Olimpico per la prima volta. La vittoria è per lei ma non solo: «Questo post è per gli emigranti georgiani, persone che per me sono eroi... Vederli con occhi orgogliosi e felici è la più grande motivazione e felicità per me!», ha scritto su Facebook.

Kouly e i gol

Rispetto a Kvicha, scoperto attraverso i filmati delle prodezze con il Batumi e la Nazionale già prima di arrivare, l'acquisto di Kim dal Fenerbahce a fronte dei circa 20 milioni della clausola rescissoria è stato testato direttamente in campo. Con le partite: tre amichevoli a Castel di Sangro e poi il campionato. Giocato a perdifiato: cinque presenze su cinque, dal primo all'ultimo minuto. Niente turnover e neanche una sostituzione come Di Lorenzo e Meret. In linea con quanto accadeva con Koulibaly: per ora ha guadagnato l'etichetta di insostituibile. Rapido, solido nell'uno contro uno, ottima personalità, fisicamente straripante: il poker è servito. Anche lui deve migliorare certi movimenti e il lavoro di linea, sì, ma in quanto a incisività c'è poco da dire. Complessiva: già due gol, con Monza e Lazio. Tanti. Tantissimi per uno che in carriera ne aveva realizzati 7: 3 in Corea con lo Jeonbuk Hyundai, uno in Turchia con il Fenerbahce e 3 con la Nazionale.


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