Spalletti contro Gasperini, storie di vetta e di “dentisti"

Sabato a Bergamo c’è Napoli-Atalanta, uno scontro diretto che non si può fallire: previste novità in squadra per la capolista
Spalletti contro Gasperini, storie di vetta e di “dentisti"© ANSA
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Applausi, complimenti, punto. La grande Champions andrà in vacanza fino a febbraio e l'ultimo atto prima della pausa, cioè il sorteggio degli ottavi, è in agenda lunedì a Nyon. Bene. Ma con calma: perché il viaggio che il Napoli comincerà oggi, giorno della ripresa della preparazione al centro sportivo di Castel Volturno dopo un po' di relax, si fermerà sabato a quattrocento chilometri dalla tappa svizzera: destinazione Atalanta, Bergamo, capitale della Serie A per una sera e teatro di una sfida che comincerà a definire i contorni e la fisionomia del campionato con vista sullo scudetto. La storia è la seguente: la squadra di Spalletti è prima con 32 punti e quella di Gasperini è seconda con 27 punti. Cinque passi di distanza che, in virtù di un calcolo aritmetico non opinabile, possono anche diventare 8 in caso di vittoria. Tra il dire, il fare e il contare c'è però di mezzo il Gasp con le sue (scherzose) trapanate da dentista e il suo (serissimo) gruppo rivoluzionato più o meno quanto quello del signor Luciano: e intanto i due colleghi e amici sono in cima a giocarsela con stima e rispetto reciproco. E ambizioni dichiarate: il Napoli vuole vincere e l'Atalanta pure, nessuno si nasconde e tutti tengono ai denti. E al sorriso.

La conferma

E allora, la mentalità: è quella emersa dalla notte di Anfield, una sconfitta che paradossalmente - anzi no - ha confermato il carattere, la qualità e la forza degli azzurri. Come da messaggio social del capitano: «Sempre con lo stesso spirito, al di là del risultato. A testa alta e con le stesse certezze» , ha scritto Di Lorenzo dopo la partita con il Liverpool e prima di saltare sull'ideale aereo verso Bergamo. Un messaggio infilato in una bottiglia volante: mercoledì il Napoli ha perso l'imbattibilità stagionale dopo tredici vittorie di fila e un percorso sporcato soltanto da due pareggi, ma in campionato è ancora immacolato e soprattutto reduce da una striscia di otto successi consecutivi: una serie già scritta con Spalletti nelle prime otto giornate della stagione precedente che sabato può essere migliorata. Sì, è ciò che s'aspetta innanzitutto l'allenatore: ecco perché la Champions è un capitolo chiuso e archiviato. Per il momento.

Basi solide

I presupposti, del resto, continuano a essere dei migliori: il Napoli non ha mai sofferto a Liverpool, ha perso per due episodi e soprattutto a fine partita sono arrivati complimenti universali. E giusto un po' di legittima delusione: i giocatori non hanno gradito la sconfitta nonostante il primato nel girone, dimostrando la fame e la mentalità sulle quali finora sono state costruite le basi dell'impero. Dopo aver battuto Lazio, Milan e Roma, insomma, andrà in scena un altro di quei confronti tra abitanti del condominio-scudetto: l'Atalanta è in forma, sa cosa fare, ne ha vinte 8 e persa una con la Lazio di Sarri. Ai tempi azzurri del Comandante queste sfide sono sempre state in bilico: due vittorie e tre sconfitte, di cui una in Coppa Italia, mentre il confronto dello scorso campionato tra il Napoli del signor Luciano e i ragazzi di Gasp dice 1-1. Ognuno a casa dell'altro: bene, insomma, sabato sarà una trasferta e la formazione è al completo. Con qualche cambio rispetto a mercoledì: probabile che vadano dentro Rui, Zielinski e Lozano con Osimhen e Kvara nel tridente. Velocisti e dentisti: «Cercheremo di dare qualche trapanata a Luciano come il peggior dentista» , disse ridendo Gasperini dopo l'Empoli. Sono amici, loro: ma Spalletti sta già cercando un paradenti.


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