Osimhen a caccia di record: con 17 reti fa sognare il Napoli

L’attaccante nigeriano è uno dei segreti degli azzurri: sta viaggiando a ritmi da urlo e punta il suo score migliore
Osimhen a caccia di record: con 17 reti fa sognare il Napoli© FOTO MOSCA
Fabio Mandarini
4 min

O si sfida Osimhen. Una sfida in famiglia, una cosa da grandi: 17 i gol realizzati finora da Osi ( « a Napoli mi chiamano così, mi piace » ), contro i 20 realizzati da Osimhen con lo Charleroi in Belgio nell'intera stagione 2018-2019. Un tris per eguagliare il record personale e un poker per migliorarlo: niente bluff, lui gioca a carte scoperte. E non ha mai paura di vedere: di testa, destro e sinistro. Un tornado, un centravanti straordinario che più passa il tempo e più è complesso stabilir n e il valore: « Non abbiamo bisogno di venderlo, non è in vendita » , ha detto De Laurentiis qualche giorno fa. Lui, Victor, ha invece un bisogno fisico di segnare: per la storia del Napoli, indissolubilmente legata ai colpi dell'uomo volante, e per la sua storia personale. Il finale del romanzo del gol sembra già scritto, la mano quest'anno corre troppo veloce e la penna è piena di inchiostro, e uno come lui obbliga a ritoccare e ad aggiornare numeri e statistiche continuamente: 17, dicevamo, le reti realizzate finora in 21 partite tra le coppe e la Serie A; giusto un passo dietro alle 18 collezionate una stagione fa con questa stessa maglia in 32 presenze e poi nel 2020 con il Lilla in Francia in 38. Ancora un attimo e sarà il miglior Osimhen nei campionati top d'Europa. E poi, un po' più in là, il miglior Osi di sempre.

Il brillante

E allora, dal Verona alla Cremonese. Dalla prima giornata di un'annata che nessuno avrebbe mai immaginato così bella, alla sfida in programma domani al Maradona: Victor ne ha giocate 21, dicevamo, e con un ritmo forsennato degno della migliore chitarra rock ha realizzato 17 gol. Uno in Champions e 16 in campionato in 17 partite: gli ultimi 7 consecutivi, in 5 giornate. Si scrive, si legge e si commenta da solo: una forza della natura che da un po' di tempo a questa parte coniuga lo strapotere fisico sintetizzato negli scatti brucianti e nei salti in cielo - 2.58 metri con lo Spezia - con certe giocate e certi movimenti da grande attaccante. Victor Osimhen ha trovato finalmente continuità, è cresciuto e continua a crescere sotto il segno di Spalletti: quando è arrivato era un diamante grezzo, oggi è un brillante. E i primati sono dietro l'angolo.

Il record

Nell'ordine: nella stagione 2018-2019, ai tempi dello Charleroi e della Jupiler League belga, mise insieme 20 gol tra la stagione regolare, i playoff e le coppe. Venti reti in 36 partite: considerando che finora ne ha realizzati 17, e valutandone il rendimento e la costanza, il suo record personale potrebbe essere sbriciolato molto presto. Anche in un colpo solo. Si vedrà. E di certo domani con la Cremonese, in uno stadio che pende dalle sue labbra e dalla sua danza sfrenata, proverà come sempre in ogni modo a migliorare le cifre per migliorare se stesso e per aiutare la squadra. Da leader: vive per la vittoria e per lo scudetto come tutti i tifosi del Napoli, ormai. E ancora: un altro passo appena e poi saranno 18 gol, cioè quelli già segnati due volte con una squadra di uno dei campionati top d'Europa (Lilla in Ligue 1 e Napoli).

Senza rigori

Vale la pena sottolineare un aspetto: Osi non calcia i rigori. Niente. Lo ha fatto una volta con il Liverpool in Champions - parata di Alisson - e poi mai più: il compito è ormai affidato al suo gemello Kvara, un amico che vale un tesoro di 6 assist. L'ultimo con lo Spezia: un regalino a porta vuota per la seconda doppietta stagionale e il sedicesimo graffio da capocannoniere in 21 giornate (4 saltate). Prima di lui erano riusciti nell'impresa con il Napoli soltanto Vinicio, Cavani e Higuain. E il tris di re è diventato un poker.


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