Il nuovo Napoli è già in cantiere

Giocatori da blindare, eventuali cessioni, nomi adatti al futuro: il club azzurro ha cominciato a guardare oltre l’attuale cavalcata scudetto e le ambizioni di Champions
Il nuovo Napoli è già in cantiere© FOTO MOSCA

NAPOLI - Il Napoli non ha ancora conquistato ufficialmente lo scudetto e deve giocare i quarti di Champions, eppure lo sguardo volge alla prossima stagione: giocatori da cedere, da riscattare e da acquistare e rapporti da rinnovare. I l presente, molto spesso, è già il futuro. « Spalletti resta » , ha detto De Laurentiis venerdì: nel contratto è fissata un'opzione di rinnovo annuale a favore del club, ma a fine stagione sarà inevitabile un incontro tra gentiluomini (vincenti) prima di programmare.

Meret certezza Vicario e Caprile le alternative

Alex ha vinto la sua sfida: a luglio, in piena bagarre Navas-Kepa, sarebbe stato anche disposto ad accettare il trasferimento allo Spezia pur di rimettersi in gioco con continuità dopo anni di ombra Ospina, e invece passerà alla storia come il portiere titolare di uno straordinario Napoli. Quasi campione d'Italia e pronto a giocare un apertissimo quarto di finale di Champions con il Milan: niente male, Meret. Proprio no. Il futuro, però, è in evoluzione: da un punto di vista contrattuale, il suo rapporto scadrà a giugno 2024 ma il club ha un'opzione di rinnovo fino al 2025 che scatterà automaticamente se giocherà il 70% delle partite della prossima stagione. I termini, insomma, ampliano il raggio delle ipotesi: le parti potrebbero decidere di continuare insieme rivedendo gli accordi o lasciandoli inalterati, o magari potrebbero fare scelte differenti. Si vedrà. E nel frattempo due piste restano aperte: Vicario dell'Empoli e Caprile del Bari. Da valutare la posizione di Gollini, in prestito dall'Atalanta con diritto di riscatto da 8 milioni (circa) fissato a favore del Napoli.

Alex & co

E allora, il portiere. Un signor portiere: Meret ha giocato finora 35 partite su 36 in tutte le competizioni, saltando soltanto quella con l'Atalanta in campionato per un problema rimediato nel riscaldamento. Lusinghieri i numeri: 24 gol subiti (16 in A, 6 in Champions, 2 in Coppa Italia) e 17 clean sheet (13 in A, 4 in Champions). Alex ha avuto l'occasione che aspettava e l'ha sfruttata a dovere. La scadenza del contratto, però, allarga il ventaglio: al momento non c'è nulla che autorizzi a pensare a una separazione - nulla - ma se a fine stagione le strade dovessero dividersi allora si guarderà altrove. A Vicario innanzitutto, 26 anni in volo tra i pali dell'Empoli e della Nazionale. E ancora: piace molto Caprile, ventunenne dell'Under 21 e soprattutto del Bari. L'altro club di famiglia De Laurentiis.


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Allarme rosso per Kim, occhi puntati su Djaló

Il mercato della difesa del Napoli girerà per il secondo anno consecutivo intorno al totem centrale della squadra: Kim Minjae. Il difensore più forte del mondo secondo definizione-incoronazione di Spalletti: l'erede di Koulibaly non ha fatto in tempo ad arrivare che in un clic ha conquistato l'Europa che conta in virtù di un rendimento pazzesco e di una clausola rescissoria valida per l'estero decisamente appetibile e soprattutto accessibile guardando i patrimoni di certi club. Inglesi innanzitutto: 48 milioni di base che possono arrivare a 70 a seconda dei parametri dell'acquirente (tipo qualificazione in Champions e fatturato). Le offerte fioccano, inutile girarci intorno, ma la scelta sarà di Minjae: Giuntoli ha parlato con il suo entourage a ridosso di Natale e lo ri farà a fine stagione, ma se non ci saranno margini di manovra e rinnovo bisognerà aprire la successione. 

Punto Kim

E allora, la banca centrale d'Europa: Kim. Un colosso coreano di 26 anni, e 2,5 milioni d'ingaggio compresi i bonus, con una fila lunga chilometri: lo vogliono City, United, Arsenal, Chelsea, Newcastle, Real, Barça, Psg, Bayern. Tutti. La clausola può essere accesa esclusivamente all'estero dal 1 º al 15 luglio: Minjae allontana il mercato sistematicamente, ma l'allarme è rosso e il Napoli valuta profili. Il preferito è sempre stato Djaló del Lille, ma a inizio mese ha rimediato la rottura del crociato anteriore destro e la storia s'è complicata. In Italia sono osservati Becao (Udinese), Schuurs (Torino) e Demiral (Atalanta), ma la lista del post-Koulibaly comprendeva anche Diallo (Psg, in prestito al Lipsia) e Lacroix (Wolfsburg).

I rinnovi

Per il resto, il parametro zero Juan Jesus è a un passo dal rinnovo: accordo raggiunto. Aperto il discorso con Rrahmani, in scadenza nel 2024: manca l'intesa, non l'intenzione di prolungare. Da definire il rinnovo di capitan Di Lorenzo: lui vuole il Napoli a vita. A giugno rientrerà Zanoli dal prestito alla Samp: si vedrà. In bilico anche l’altro prestito Bereszynski.


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Zielinski apre. Primo obiettivo Koopmeiners

All'improvviso Zielinski. Uno dei giocatori della rosa con l'ingaggio più elevato, diciamo sopravvissuto alla valanga estiva che ha abbattuto il monte-stipendi, ma anche uno dei più seri candidati alla cessione fino all'altro ieri. Fino a poco tempo fa, sì: la situazione, però, si è riaperta inaspettatamente e ciò significa che le parti non escludono la possibilità di rinnovare il contratto in scadenza nel 2024, fermo restando la riduzione dei termini. L'età, del resto, è dalla sua: compirà 29 anni il 20 maggio. Blindati e rinnovati Anguissa e Lobotka, il prossimo passo riguarderà Elmas: tra un po', considerando che la scadenza è fissata nel 2025. Da valutare il futuro di Gaetano, patrimonio del club di 22 anni che potrebbe andare in prestito a fare esperienza, mentre definita è la posizione di Demme: il suo rapporto scadrà nel 2024 e sarà ceduto. Il sogno di Giuntoli sul fronte degli arrivi è decisamente ambizioso: Koopmeiners, vecchio pallino di stanza all'Atalanta. Fari e riflettori anche su Samardzic, (gran) talento di 21 anni della gioielleria Udinese. ù

Manovra Zielo

E allora, le manovre del centrocampo: piccole, in questo caso. Due alfieri della filastrocca stagionale hanno già firmato per il futuro: Anguissa fino al 2027 e Lobotka fino al 2028 comprese opzioni fissate a favore del Napoli; con un altro si parlerà tra un po' (Elmas) e con il quarto moschettiere si è aperta una nuova possibilità. Zielinski, dicevamo: i 3,7 milioni di ingaggio fino al 2024 sono un retaggio del passato, un accordo precedente all'abbassamento del tetto-stipendi, ma il giocatore da queste parti sta molto bene e il club è disponibile a valutare un rinnovo a cifre però inferiori. In linea con la politica societaria: spiraglio aperto. Lontano il riscatto di Ndombele alle cifre pattuite con il Tottenham in sede di prestito estivo: 30 milioni.


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Osi, un affarone da 150 milioni. E Kvara resterà

Osimhen è l'uomo che può riscrivere la sua stessa storia: è stato l'acquisto più ricco del Napoli e potrebbe diventare la cessione più ricca di sempre. Nessuno come lui, in ogni caso. De Laurentiis vorrebbe tenere tutti i suoi fenomeni, certo, ma ha precisato che c'è sempre la proposta indecente: mezza Europa è assetata di centravanti e Osi in questo momento è sul podio dei più grandi. Un fulmine, un uragano, un leone che domina in campionato e in Champions valutato molto più del colore del suo ciuffo d'oro: 150 milioni di euro almeno. Un'enormità. Roberto Calenda, il manager di Victor, è l'uomo che scriverà il romanzo con il presidente e i corteggiatori. Tanti, troppi: United, Psg, Chelsea, Bayern, Real. Pokerissimo di colossi in attesa di passare all'azione dopo l'ultima offerta di rinnovo del Napoli. Che nel frattempo in qualità di erede eventuale ha messo nel mirino innanzitutto Hojlund (Atalanta) e poi Beto (Udinese). Kvaratskhelia non si muoverà: rinnoverà e resterà. Appuntamento a giugno. 

Il danese

E allora, chi Osi? Chi oserà fino alla richiesta del Napoli: i magnifici cinque di cui sopra sono in agguato, tutti a caccia del grande colpo, ma fino all'incontro di fine stagione tra De Laurentiis e Calenda è impossibile definire uno scenario. Di certo Giuntoli valuta candidature: Hojlund, il danesino di 20 anni che nelle ultime due con la Nazionale ne ha messi dentro 5, è il prediletto assoluto; ma Beto è un altro profilo sotto stretta osservazione. Simeone sarà riscattato dal Verona (12 milioni), mentre il futuro di Lozano è incerto: il Chucky ha un ingaggio simile a quello di Zielinski e andrà in scadenza nel 2024; occhi su Adama Traoré del Wolverhampton, illustre parametro zero con il fisico bestiale. Resta no in lizza anche Yeremi Pino del Villarreal e Cheddira del Bari, già seguito a gennaio: l’ultimo , però, aspetta di conoscere i programmi . Da definire il rinnovo di Politano (scadenza 2025) e la posizione di Zerbin.


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NAPOLI - Il Napoli non ha ancora conquistato ufficialmente lo scudetto e deve giocare i quarti di Champions, eppure lo sguardo volge alla prossima stagione: giocatori da cedere, da riscattare e da acquistare e rapporti da rinnovare. I l presente, molto spesso, è già il futuro. « Spalletti resta » , ha detto De Laurentiis venerdì: nel contratto è fissata un'opzione di rinnovo annuale a favore del club, ma a fine stagione sarà inevitabile un incontro tra gentiluomini (vincenti) prima di programmare.

Meret certezza Vicario e Caprile le alternative

Alex ha vinto la sua sfida: a luglio, in piena bagarre Navas-Kepa, sarebbe stato anche disposto ad accettare il trasferimento allo Spezia pur di rimettersi in gioco con continuità dopo anni di ombra Ospina, e invece passerà alla storia come il portiere titolare di uno straordinario Napoli. Quasi campione d'Italia e pronto a giocare un apertissimo quarto di finale di Champions con il Milan: niente male, Meret. Proprio no. Il futuro, però, è in evoluzione: da un punto di vista contrattuale, il suo rapporto scadrà a giugno 2024 ma il club ha un'opzione di rinnovo fino al 2025 che scatterà automaticamente se giocherà il 70% delle partite della prossima stagione. I termini, insomma, ampliano il raggio delle ipotesi: le parti potrebbero decidere di continuare insieme rivedendo gli accordi o lasciandoli inalterati, o magari potrebbero fare scelte differenti. Si vedrà. E nel frattempo due piste restano aperte: Vicario dell'Empoli e Caprile del Bari. Da valutare la posizione di Gollini, in prestito dall'Atalanta con diritto di riscatto da 8 milioni (circa) fissato a favore del Napoli.

Alex & co

E allora, il portiere. Un signor portiere: Meret ha giocato finora 35 partite su 36 in tutte le competizioni, saltando soltanto quella con l'Atalanta in campionato per un problema rimediato nel riscaldamento. Lusinghieri i numeri: 24 gol subiti (16 in A, 6 in Champions, 2 in Coppa Italia) e 17 clean sheet (13 in A, 4 in Champions). Alex ha avuto l'occasione che aspettava e l'ha sfruttata a dovere. La scadenza del contratto, però, allarga il ventaglio: al momento non c'è nulla che autorizzi a pensare a una separazione - nulla - ma se a fine stagione le strade dovessero dividersi allora si guarderà altrove. A Vicario innanzitutto, 26 anni in volo tra i pali dell'Empoli e della Nazionale. E ancora: piace molto Caprile, ventunenne dell'Under 21 e soprattutto del Bari. L'altro club di famiglia De Laurentiis.


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