Napoli, tornano Kim e Anguissa: è sfida tra Elmas e Lozano

Contro la Juve il coreano giocherà al fianco di Juan Jesus, il camerunese vicino a Lobotka
Napoli, tornano Kim e Anguissa: è sfida tra Elmas e Lozano© ANSA
Antonio Giordano
3 min

CASTELVOLTURNO - (dall’inviato) Si può far finta di niente, pensare che sia semplicemente un giochino d’intrattenimento che il destino s’è voluto concedere o anche starsene con la testa tra le mani e pensare che stavolta sono saltati gli allineamenti: gli astri o gli dei hanno deciso, e da un po’, e per Torino bisogna rifare il Napoli ovunque, in difesa e in attacco sicuramente, in mezzo si vedrà, non è mica solo lì che ci sta la verità. Queste sono storie vecchie, a volte senza senso, perché la regia è ovunque, è sugli esterni bassi, su quelli alti, nella capacità di orientare il gioco, nelle scelte, nelle intuizioni per sfuggire agli assembramenti: e comunque, tutto d’un colpo, al minuto 34 della serata più amara di una stagione fantastica, Luciano Spalletti ha ritrovato le proprie fasce vuote o perlomeno modificate. E, piaccia o no, a Torino si cambia, si fa con quel c’è - e non è poco - sapendo che non si potrà largheggiare poi a partita in corso. Mancano tre vittorie per potersene stare avvolto in un drappo tricolore e sussurrare al vento ch’è tutto vero, da un bel po’: quattordici punti sulla Lazio, sedici sulla Juventus, l’aritmetica sta per dare la propria opinione definitiva ma ha bisogno di altro ancora, fosse pure un soffio sulle candeline che addobbano la torta.

Chi gioca

In realtà, la traccia di squadra c’è, sta lì, è la fotografia di questi mesi pieni di Napoli, di calcio verticale, di codice-Spalletti; e si riparte dai sette-undicesimi che hanno rappresentato la sintesi d’un pensiero fatto e finito: restano fuori, sicuramente, Politano e Mario Rui; probabilmente, ma si vedrà stamani, anche Rrahmani; e, stavolta senza che intervenga il medico, può darsi che riposi un centrocampista, magari Zielinski, o anche no. Da casa, si faranno compagnia con il «Cholito» Simeone, un altro al quale la sorte ha rifilato un tackle nei muscoli, e poi avanti tutti, poggiandosi su Osimhen che giocando e allenandosi sta sempre meglio, che ha dovuto rinunciare all’andata dei quarti con il Milan e al ritorno si è presentato generosamente senza essere ancora lui al 100%, ma che non vuole sentir ragioni, non può mancare, perché per vincere le partite bisogna segnare e lui, che ne ha fatti ventisei, insegue quota trenta a cui poi aggiungere la lode.

Kim e Anguissa

Perlomeno, rispetto a mercoledì sera, ci saranno Kim e Anguissa e Spalletti potrà metterci mano come meglio crede, per esempio sistemando il coreano al fianco di Juan Jesus e poi infilando il camerunese al fianco di Lobotka, per Ndombele o magari per Zielinski, che a quel punto lascerebbe il posto al francese. Ma nei percorsi tortuosi del pre-partita c’è anche da occupare la corsia di sinistra, che andrà ad Olivera automaticamente, e quella di destra che invece Lozano ed Elmas si contenderanno a oltranza, perché le partite vanno interpretate e certi orientamenti tattici hanno bisogno di caratteristiche diverse.


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