Napoli-Salernitana va verso lo slittamento a domenica

Ieri maxi vertice delle istituzioni in Prefettura. De Laurentiis in collegamento da Ginevra. Tutti orientati a scendere in campo alle 12.30 come Inter-Lazio
Fabio Mandarini
4 min

Il Viminale come l’arbitro e il Prefetto come il Var. O viceversa. Fatto sta che il derby Napoli-Salernitana, da calendario in programma sabato alle 15, potrebbe slittare alle 12.30 di domenica in concomitanza con Inter-Lazio o al massimo alle 15 per motivi di ordine pubblico legati alla gestione dell’eventuale festa cittadina per la vittoria dello scudetto, inevitabilmente complicata di per sé e in questo caso anche di più considerando l’immane affluenza turistica a cavallo del 1° maggio nonché la presenza della rassegna Comicon, ospite della Mostra d’Oltremare. A due passi, facciamo quattro dallo stadio Maradona. Il quadro è questo. E così, ieri mattina, negli uffici della Prefettura di Napoli è andato in scena un vertice coordinato dal prefetto Palomba con il sindaco Manfredi, i vertici delle forze dell’ordine, l’assessore alla legalità e alla Polizia Muncipale, de Iesu, e il presidente De Laurentiis in collegamento da Ginevra. Nel corso della riunione è venuta fori l’esigenza forte di concentrare i festeggiamenti in una sola giornata. Ovvero: l’idea è che una vittoria degli azzurri nel derby darebbe il via già sabato a una prima ondata di caroselli come quelli notturni che hanno coronato il successo di domenica con la Juve, con tanto di invasione dell’aeroporto di Capodichino, a prescindere dal risultato di Inter-Lazio di domenica. E così, il tavolo ha cominciato a dialogare con il Viminale e con la Lega Serie A per capire la fattibilità dello slittamento di un giorno. Risultato: oggi alle 12 è in programma l’Osservatorio decisivo ma soprattutto si attendono le indicazioni del ministro dell’Interno, Piantendosi. E ancora: «La Lega Serie A si adeguerà», ha detto ieri il presidente Casini in occasione della finale della Primavera Tim Cup. Guarda caso giocata all’Arechi di Salerno. Chissà che non sia un segno del destino.

I timori

E allora, il calendario e lo scudetto finiscono sulla scrivania del Viminale. Il prefetto di Napoli, Palomba, ha riflettuto sull’esigenza dello slittamento nel nome dell’ordine pubblico, sostenuto da tutti i partecipanti alla riunione di ieri, e anche il sindaco Manfredi ha personalmente affrontato la questione con il presidente della Lega, Casini. Che in serata, da Salerno, ha spiegato: «Siamo in contatto con l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno: se ci saranno motivi di ordine pubblico per spostare la partita Napoli-Salernitana, allora la Lega si adeguerà». A prescindere dalle problematiche legate agli slot televisivi. Si attendono, dicevamo, le indicazioni del ministro Piantedosi e la riunione delle 12: un provvedimento dell’Osservatorio o del prefetto varrebbero da soli a sancire il posticipo a domenica.

Le soluzioni

Le ipotesi, al momento, sono tre: tutto resta invariato e dunque il derby del Maradona si gioca sabato alle 15 e Inter-Lazio alle 12.30 di domenica; Napoli-Salernitana si gioca domenica alle 12.30 come Inter-Lazio; Napoli-Salernitana si gioca domenica alle 15. Nel caso di uno slittamento, ovviamente, anche Udinese-Napoli sarebbe spostata di un giorno per ovvi e contestuali motivi: non più martedì 2 maggio bensì il giorno dopo, mercoledì. In realtà c’è anche un piano-B nel caso in cui il calendario restasse invariato: il Napoli chiederebbe l’autorizzazione ad aprire anche domenica il Maradona ai tifosi, così da proiettare Inter-Lazio sui maxischermi ed eventualmente brindare allo scudetto allo stadio. Con la squadra.


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