Il Napoli in ritardo a Udine: la Lazio era già iniziata. Poi tutti davanti alla tv

La squadra di Spalletti atterrata più tardi rispetto al previsto: in hotel è arrivata quando all'Olimpico si erano già giocati 25 minuti
Fabio Mandarini
2 min

INVIATO A UDINE - Al 25' del secondo tempo di Lazio-Sassuolo, una decina di minuti dopo il gol di Felipe Anderson, il Napoli arriva all'hotel Là di Moret di Udine. Non è ancora campione d'Italia, no, però almeno ha dribblato l'ultimo ostacolo che ha rallentato, anzi ritardato per la seconda volta in quattro giorni l'appuntamento con lo scudetto: lo sciopero dei controllori di voli. Sì, il charter della squadra per Ronchi dei Legionari era previsto a Capodichino alle 18, ma la protesta del personale Enac, in scena dalle 13 alle 17, ha complicato ancora un po' il famoso ultimo chilometro di cui Spalletti ha già parlato dopo il derby. Capita. E comunque alla fine, un'ora e venti dopo rispetto al programma iniziale, il Napoli ha preso il volo. Alè.

Tutti a vedere la Lazio in tv

A Ronchi, poi, è atterrato alle 20.25 - o giù di lì - mentre alle 21.25 il bus azzurro con l'effige di Maradona ha varcato il cancello dell'hotel di Udine. Dove domani alle 20.45 giocherà con l'Udinese alla Dacia Arena. All'esterno, intanto, 500 tifosi anticipano l'invasione annunciata dei diecimila allo stadio: cantano e saltano; gridare l'amore; accendono fumogeni rossi e sparano telefoni come riflettori sui volti dei giocatori. Stanchi, più che tirati. Annoiati da un viaggio lunghissimo e magari impazienti di sedersi a cena. Di guardare la partita della Lazio. Osimhen, uno dei primi a sfilare al Moret: guarda, saluta e alza il pollice. Come a dire: scusate il ritardo, ci siamo.


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