Spalletti e l'impresa Scudetto del Napoli: il capolavoro dell'anima

Il miracolo s'è compiuto. Il racconto di una cavalcata incredibile e di un condottiero che è entrato nella storia
Spalletti e l'impresa Scudetto del Napoli: il capolavoro dell'anima© Getty Images
Antonio Giordano
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Cominciò così: «Sono stato felice dal primo momento. Ho una squadra forte e una città forte. Con Napoli completo un po’ il mio tour dell’anima. Ho allenato nella città del Papa a Roma; a Milano, che è la città della moda; a San Pietroburgo, che è la città degli Zar. Sono orgoglioso di essere qui, dove ha giocato anche Maradona. A Napoli il calcio e i miracoli sono la stessa cosa». E il miracolo s’è compiuto, dopo trentatré, quando nessuno se lo aspettava, nell’anno di una rivoluzione che non ha precedenti e che ora sa di lui, del suo calcio trasgressivo e ribelle, tremendamente bello, un fascio di luce che s’allunga sulla Storia.

L'impresa del condottiero Luciano Spalletti

Luciano Spalletti è arrivato dove era impossibile pensare Napoli potesse arrivare, non ora, non dopo un’estate avvelenata, non quando pareva fosse stato smontato un sogno che invece si stava realizzando: ci ha messo le mani e anche la faccia, ha osato, ha rischiato, è rimasto se stesso, fedele ai suoi principi e alle proprie idee, ed ha consegnato una città alla gloria eterna. Il terzo scudetto è la sintesi del suo vissuto, mai banale, sempre un po’ oltre le linee (le linee non le righe), per andarsi a cercare un orizzonte che ne scatenasse l’istinto primordiale, la ricerca della Sacra Bellezza, incantando le stelle: ne è venuto fuori un’opera d’arte che ha pochi precedenti nel calcio italiano, una supremazia schiacciante e innaturale, un’immagine radiosa, abbagliante, luminosa. Una luce nuova nel calcio italiano che sa di lui. Il capolavoro dell’anima.


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