Questa Napoli non si disunisce

Leggi il commento sulla strepitosa stagione degli azzurri
Antonio Giordano
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Tagsnapoli

Ma quanto sei bella Napoli, mentre il Mondo ti attraversa per intero, solcando le tue strade, i tuoi vicoli, il tuo mare, prendendosi tutto ciò che sei in grado di offrire, la tua Cultura, la tua solennità? E ora, mentre stai dolcemente impazzendo, cosa senti dentro di te, tra le viscere di una passione che rientra nel tuo vissuto? Ci sono voluti trentatré anni per riscoprire ciò che a lungo è rimasto seppellito sotto la nostalgia, come un sepolcro, mentre adesso sta risplendendo - lo dicono le facce dell’Universo , si chiamano turisti - quanto enorme sia il tuo patrimonio, non più il luogo della retorica più spicciola e deviante, quel fiume di luoghi comuni che dicono pure altro e vorrebbero relegare il calcio ad un microcosmo per reietti. Mentre questo è un pizzico della tua anima, sta uscendo fuori adesso, l’hanno ignorata generazioni di uomini, donne e bambini che si stanno asciugando le lacrime, perché le emozioni non vanno nascoste, dopo averle soffocate brutalmente.

Napoli, lo scudetto parte da lontano

In questo scudetto, c’è anche nascosto il codice genetico che Paolo Sorrentino ha espresso con quel suo talento gigantesco ed ha elevato a poster in una frase divenuto un mantra non soltanto cinematografico: «Non ti devi disunire». E non è successo, né quando il pallone si sgonfiò, nel ‘98, con la retrocessione in B, né quando lo bucarono, con il Fallimento del 2004: Napoli è rimasta lì, un po’ distratta e disamorata ma fondamentalmente legata a se stessa, a quel richiamo della propria coscienza in cui il calcio, e non c’è da vergognarsene, ha un ruolo. Ma mica per esprimere rivalse sociali, semmai per sentirsi partecipe di un immenso travolgente festival, in cui dimostrare che quando il gioco si fa duro una città sa splendidamente rimettersi a giocare, strappando le carte sporche, lanciandosi a braccia aperte intorno a quegli idoli moderni che adesso guardano il cielo, per riscrivere su un papiro, quanto sia bella Napoli.   


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