Garcia buona la prima, ma sarà decisivo il rapporto con De Laurentiis

Il nuovo allenatore del Napoli si è presentato nel modo migliore, consapevole di quanto pesante sarà l'eredità di Spalletti e quanto impegnativa sia la missione affidatagli dal presidente: fare meglio di Spalletti. E occhio a Osimhen...
Garcia buona la prima, ma sarà decisivo il rapporto con De Laurentiis© LaPresse
Xavier Jacobelli
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Garcia, buona la prima. Presentazione impeccabile, idee chiare, pragmatismo a ogni pié sospinto, consapevolezza di quanto pesante sia l'eredità di Spalletti, mattatore assoluto del terzo scudetto napoletano, già consegnato alla storia del nostro calcio per dimensioni, portata e qualità dell'impresa L'impressione è che abbia perfettamente compreso gli onori e gli oneri del nuovo compito, il cinquantanovenne signore nato a Nemours in Francia, ma di origini andaluse, chiamato Rudi in onore del ciclista Rudi Altig, campione del mondo su strada nel '66. Garcia si è definito un uomo di mondo, dall'alto delle esperienze maturate in Francia, in Italia e in Arabia Saudita, dove ha allenato anche Cristiano Ronaldo, sia pure per un breve lasso di tempo. Proprio perché uomo di mondo, il nuovo allenatore del Napoli si sarà sicuramente informato sui rapporti instaurati dal suo presidente con i predecessori, sul principio e sulla fine dei loro legami con l'artefice primo della rinascita partenopea, culminata con lo scudetto. Ecco perché, per Garcia, sarà fondamentale l'indirizzo che prenderà in direzione ADL, le scelte di mercato che ADL farà, a cominciare da Osimhen, cui è stato offerto un prolungamento biennale del contratto, a meno che non arrivi un'offerta" irrinunciabile" e venga ceduto. In soldoni: se il Chelsea o chi per esso mette sul tavolo 150 milioni per Victor, che cosa succederà? De Laurentiis ha chiesto a Garcia di trasformare i campioni d'Italia da "cazzuti" a "cazzutissimi" e di arrivare in finale di Champions. Alessandro Barbano, stamane sul Corriere dello Sport, ha definito Rudi "l'uomo giusto al posto giusto". Il suo presidente sa che cosa occorra fare perché sia tale, per il Napoli e per i suoi tifosi.


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