Garcia, relax agli sgoccioli: ora nasce il suo Napoli

Il nuovo allenatore è arrivato in città: nei prossimi giorni riunione a Castel Volturno con gli staff, il raduno e poi la partenza per il ritiro di Dimaro
Garcia, relax agli sgoccioli: ora nasce il suo Napoli© FOTO MOSCA
Antonio Giordano
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NAPOLI - Non è mai troppo presto per scivolare, con discrezione, in questo mondo nuovo, che va scoperto, e un weekend è l’occasione ideale per godersi Napoli, per cominciare ad assaporarne i profumi, per osservarla da dentro, senza lo stress delle partite che poi qualcosa toglierà. Rudi Garcia è arrivato con la sua Francesca, ha iniziato a scorgere il panorama, oggi se ne andrà dove sarà possibile starsene, nei luoghi sacri o anche di culto, vivrà una delle (poche) giornate sgombre da tensioni, annuserà l’aria, scoprirà che hanno tolto gli striscioni, è vero, ma non certo la magia dello scudetto. E saranno altre ventiquattro ore di serenità interiore, prima di tuffarsi in quel calcio abbandonato nel gennaio del 2016, sette anni fa: poi, da domani, con un clic, le vacanze resteranno un ricordo e bisognerà ricominciare, addentrarsi nei segreti di Castel Volturno, scoprirne le abitudini per importare qualcosa di suo nell’organizzazione, incontrare gli staff, parlare con quelli che hanno affiancato Spalletti nel biennio di (ri)qualificazione Champions e di scudetto (il team manager, Santoro; il preparatore atletico, Sinatti; il preparatore dei portieri, Rosalen Lopez; il match analyst, Beccaccioli; il dottor Canonico) ed ai quali si aggiungeranno il suo vice (Jobard) e due collaboratore (Fichaux e Rongoni).

Garcia e De Laurentiis al lavoro per il nuovo Napoli

Il 19 giugno, alla presentazione, c’è stata appena la possibilità di dare un’occhiata velocissima intorno a sé, prima di rivedersi, il 20, per il primo summit con De Laurentiis, con l’area scouting: appuntamento esplorativo, avendo una certezza (l’addio di Kim, agevolato dalla clausola), un’idea condivisa (tenersi Osimhen e anche Kvaratskhelia) e valutando qualche punto interrogativo (i soliti: Zielinski e Lozano, che sono in scadenza di contratto tra mesi undici, ormai). Stavolta, è un’altra storia, già arricchita però dalle numerose telefonate quotidiane con De Laurentiis, che per abitudine è ritmicamente presente: c’è il mercato che chiama, al di là del difensore, una serie di ipotesi da valutare e, come dire?, anche eventuali ed inaspettate sorprese da fronteggiare. E comunque andrà scelto un centrocampista, uno che sostituisca Ndombele, già rientrato al Tottenham; e semmai anche definire il futuro di Gaetano e di Zerbin. Intendersi su Demme e quindi sugli interventi nella zona nevralgica, ripensare un momento a Lucas Tousart o anche no, perché in questo caso la scelta è legata a Demme ed alla sua volontà di andare all’Hertha Berlino; ipotizzare uno scenario sulla panchina, alle spalle di Meret, dove c’era Gollini e adesso ci potrebbe stare Contini. Però queste sono responsabilità per Adl; o anche manovre aggiuntive di questa settimana che può ricevere accelerazioni improvvise e che vanno anticipate. C’è un bel po’ di programma da stabilire, ma siamo nel campo delle consuetudini.

Napoli, il cambio di sponsor e le nuove maglie

Poi, si entrerà nel vivo: domani, Adl presenterà a bordo della World Europa il nuovo sponsor, la Msc; saluterà l’Acqua Lete e il cavalier Nicola Arnone, per diciotto anni al fianco del Napoli; poi lancerà le nuove magliette, prodotte sempre insieme ad Armani, e ormai territorio d’appartenenza di sua figlia Valentina. Ma il calendario è ricco e lo scandisce mentalmente Garcia: mercoledì e giovedi, a Castel Volturno, si procederà con i test; venerdì si partirà per Dimaro-Folgarida - che s’è messa in ghingheri con un’altra tribuna aggiuntiva - e sarà come dare il via ad un nuovo anno: lo scudetto, a quell’ora, sarà distante semplicemente settantuno giorni. Come se fosse ieri.


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