Napoli, Juan Jesus svela come è nato il soprannome BatJuan

Le rivelazioni del brasiliano hanno fatto seguito a quelle di capitan Di Lorenzo e di Anguissa: gli azzurri puntano al bis
3 min

Il Napoli è pronto a esordire in campionato col Frosinone. Lo farà sfoggiando il tricolore sul petto, dopo averlo conquistato a distanza di trentatré anni dall'ultima volta. Intervistati da GQ, i campioni d'Italia si sono raccontati in vista della prima giornata. 

Juan Jesus e l'aneddoto sul soprannome BatJuan

Per Juan Jesus sarà la terza stagione in azzurro, dove gli è stato coniato il soprannome BatJuan: "È nato tutto per gioco. Un mio amico ha molta fantasia nell’inventare soprannomi: l’aveva fatto già a Milano e a Roma, ma a Napoli non l’avevamo ancora trovato. Fino a quando, nella scorsa stagione, ho segnato contro il Bologna in una gara di campionato. Quel giorno indossavamo la maglia di Halloween, c’erano disegnati dei pipistrelli e allora sono diventato BatJuan. Ci siamo accorti che funzionava, infatti continuano a chiamarmi così. Ne sono contento, a me Batman è sempre piaciuto: è un supereroe umano, non ha poteri soprannaturali e combatte il crimine prima con la mente e poi con il corpo". Il brasiliano ha poi proseguito: "Ho sempre lavorato con grande serietà, ed è un approccio che voglio trasmettere ai giovani, come hanno fatto con me i miei maestri, Iván Córdoba e Walter Samuel. L’età conta, ma conta soprattutto la capacità di essere disponibili. E io cerco di esserlo con tutti, con i compagni, il mister, la società. Appena posso aiuto chi è in difficoltà, cerco di dargli lucidità quando è difficile essere lucidi". 

Di Lorenzo, la gioia di essere il capitano del Napoli

Non poteva mancare Di Lorenzo, il capitano degli azzurri che ha alzato al cielo il trofeo della Serie A dopo Maradona: "Vedersi lo scudetto addosso ci fa capire cosa abbiamo raggiunto. Ma ci dice anche che giocheremo da campioni d’Italia, che tutti vorranno batterci. Dobbiamo entrare in questo mood, dobbiamo dare il massimo per tenerlo ancora a lungo sulle nostre maglie". Poi una battuta su Anguissa: "Anguissa è quello che, tra di noi, si veste nel modo più particolare".

Anguissa e le qualità di Rudi Garcia

Anguissa, invece, ha messo in risalto le qualità del nuovo tecnico, Rudi Garcia: "Garcia è un allenatore che sa stare vicino ai suoi giocatori: capisce come sono fatti, quello di cui hanno bisogno. Crede in loro, li comprende e sa farsi amare. Poi ha una grande personalità, sa cosa vuole fare in campo e sa che per trasmetterlo ai calciatori bisogna essere in sintonia con loro, soprattutto dal punto di vista umano". 


© RIPRODUZIONE RISERVATA