Napoli-Milan, il retroscena: De Laurentiis nello spogliatoio all'intervallo

Tra il primo e il secondo tempo il presidente azzurro ha spronato i ragazzi di Garcia, in svantaggio per 2-0
Fabio Mandarini
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Quando c'è di mezzo Diego, che oggi avrebbe compiuto 63 anni e che ieri è stato omaggiato dai cinquantamila del suo tempio con un coro di compleanno eterno, succede sempre di tutto. Sì, può succedere qualsiasi cosa, anche interrompere digiuni lunghissimi nel momento più giusto possibile: è toccato a Politano, ieri di nuovo a segno in casa, con il sinistro per altro, dopo un digiuno lungo quasi due anni. Sì: non ci riusciva dal 24 febbraio 2022, in Europa League con il Barcellona (2-4 per il Barça). Una gioia vera. Ma nell’intervallo, nello spogliatoio, il clima era completamente diverso: s’è fatto sentire anche De Laurentiis. Garcia alla fine non deve commentare una sconfitta: «Mi sembra un pareggio giusto, il primo tempo è stato del Milan e il secondo invece nostro. Mi è piaciuta la reazione e l'intensità: abbiamo creduto nelle nostre possibilità. Poi ci vuole anche un po' di fortuna per vincere, e in dieci contro undici abbiamo avuto la possibilità di farlo con Kvara. Bravi i ragazzi, comunque: avremmo voluto vincere ma il Milan è una grande squadra e anche noi abbiamo dimostrato di esserlo nel secondo tempo».   

Garcia e il 4-3-3

La metamorfosi è avvenuta nella ripresa. «Non c'è solo il 4-3-3 nel calcio, volevo cambiare modulo e così ho scelto di mettere Simeone. Bisognava pressare più alto e con due punte era più semplice. Peccato per il secondo giallo di Natan, preso per un'ingenuità, ma anche in dieci abbiamo dimostrato di avere voglia e orgoglio. E questo mi piace». E Politano? «Matteo mi piace molto, è intelligente, ci fa contare anche sulla fascia destra oltre che sulla sinistra. Anche Raspadori sa fare tutto. Sono stati davvero bravi».

Politano, uomo della svolta

L'uomo della svolta si chiama, appunto, Matteo Politano. È lui che ha riaperto la partita, è lui ad aver rimesso il Napoli in piedi con un'azione travolgente. Bella, voluta, rifinita: «Erano due anni che non riuscivo a segnare al Maradona e finalmente sono tornato a farlo. Sono felice ma ora bisogna continuare su questa strada e ripartire dalla ripresa di oggi». Già: cos'è cambiato all'intervallo? «Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che così non si poteva continuare. Che avremmo dovuto dare dare tutto per noi stessi e per i tifosi perché stavamo facendo una brutta figura». E ancora: «Questo è un punto che vale tanto, tantissimo. Siamo felici della risposta: dopo un brutto primo tempo, abbiamo giocato un secondo tempo perfetto, con una reazione da grande squadra. Peccato per l'ultima palla di Kvara, avremmo potuto anche vincerla».  
 


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