Juliano, il capitano nato due volte

Giocava un calcio concreto, senza egoismi né teatralità, aveva l’innata dote del condottiero: una forte presenza in campo. Sentiva il dovere, lui napoletano fra assi stranieri e giocatori di varie provenienze, di rappresentare Napoli. Da ds portò Krol e Maradona
Mimmo Carratelli
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Capitano, mio capitano, è arrivato il giorno che temevo in tutti questi anni in cui eri fuggito dalla realtà e in un modo tutto tuo non potevamo più parlarci, Clory mi diceva non ti riconoscerebbe e io le dicevo abbracciamelo forte. Ai nostri tempi eri stato il paladino più splendido della storia azzurra, un ragazzo esemplare cresciuto nel rispetto delle regole e degli affetti, il patrimonio umano e civile delle famiglie napoletane del ceto

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