Milan-Napoli, Mazzarri contro il diavolo

Il match tra i rossoneri e gli azzurri è anche la sfida tra due tecnici molto esperti, iniziata18 anni fa al Granillo
Fabio Mandarini
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Per definire il rapporto sportivo, calcistico in senso stretto, tra Walter Mazzarri e Stefano Pioli si potrebbe ricorrere a tutta una serie di aggettivi e concetti specifici: problematico, complesso, tabù. E può anche bastare così. Sufficiente. Ma i due allenatori, del Napoli e del Milan, evidentemente non ne hanno abbastanza di ritrovarsi in giro per l’Italia, di incontrarsi e sfidarsi indossando giacche con stemmi ogni volta diversi: in principio fu Reggina-Parma del 25 ottobre 2006, diciotto anni fa, 3-2 per Walter. Una delle rare gioie di questo scontro ormai maggiorenne che nel tempo s’è evoluto o involuto a seconda delle letture. Con gli occhi di Mazzarri, ad esempio: alla nascita la storia è stata bella e piacevole come quella vittoria al Granillo sull’onda di Bianchi e Amoruso, ma poi la questione è cambiata e Stefano s’è messo a fare la voce grossa. E così, signore e signori, alla vigilia delle luci che San Siro accenderà domenica sera su un Milan-Napoli tremendo per il peso Champions che incombe sugli azzurri, la scoperta è servita: Pioli è la bestia nera di Mazzarri, rossonera considerando la divisa attuale. Quella della sfida numero 18 tra i due in tutte le competizioni - numero ricorrente - in coda a un percorso che per il momento tra Serie A, B e Coppa Italia vede l’allenatore milanista in vantaggio sul collega di 9 vittorie a 4, con 4 pareggi a coté. E sai cosa? Pioli è il tecnico contro cui, insieme con Ancelotti, Mazzarri ha perso più volte in carriera. Sei in A, l’ultima il 19 marzo 2022 con il Cagliari, in casa. Il suo demone calcistico. Un Diavolo, come il Milan.

Mazzarri e lo scherzetto subito

O come il Bologna, in questo frammento di storia intarsiato nei ricordi dei tifosi del Napoli che nel 2012, una vita fa, piansero per due sconfitte in tre giorni contro i rossoblù. Lo stadio si chiamava San Paolo, all’epoca: il 16 dicembre Pioli vinse 3-2 in campionato e poi, il 19 dicembre, 2-1 negli ottavi di Coppa Italia. E Mazzarri e gli azzurri di Hamsik, Lavezzi e Cavani, i Tre Tenori, furono eliminati. Brutto, bruttissimo scherzo. 

Mazzarri e Pioli, gli incroci

In Serie A, dicevamo, gli incroci tra i due sono stati 12 da quel 2006 a Reggio Calabria: Walter alla guida di Reggina, Napoli, Torino e Cagliari; Stefano da allenatore di Parma, Chievo, Bologna, Fiorentina e Milan. Totale: 2 vittorie per Mazzarri, la prima con la Reggina e una con il Napoli, per 3-0, al Dall’Ara con il Bologna. E per il resto 4 pareggi e tante amarezze. Cioè 6 sconfitte.

Il futuro

Certo, domenica potrebbe andare anche in scena il trionfo di scordiamoci-il-passato, nel senso che un successo del Napoli sarebbe talmente importante in ottica Champions, nella complicatissima maratona che somiglia sempre più ad un’impresa, da cancellare il vecchio e il seminuovo. Si vedrà. Certo è che guardare al futuro è sempre la migliore delle soluzioni, fermo restando determinati intrecci: a gennaio il nome di Stefano Pioli, più o meno nei pressi della Supercoppa a Riyad, è stato anche accostato al Napoli per la rifondazione tecnica della prossima stagione. Già: ancora tu? Appuntamento a domenica. Qua la mano.


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