Napoli, quinto posto: l’impresa ardua di Calzona

Fino al 26 maggio gli azzurri si giocheranno tutto. Ma bisogna battere la Dea
Napoli, quinto posto: l’impresa ardua di Calzona© LAPRESSE
Mimmo Carratelli
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Napoli-Atalanta di domani, sabato di Pasqua, è la prima partita decisiva degli azzurri per la corsa al quinto posto (Roma +6), utile per la qualificazione alla prossima Champions. La posizione, oltre che per Roma e Napoli, è a tiro di Atalanta e Fiorentina, senza escludere la Lazio però subito su ostacoli alti, contro Juventus e Roma e, a fine campionato, l’Inter a Milano. Considerando il calendario delle ultime nove giornate, il Napoli deve compiere una autentica impresa per centrare il traguardo.  

Sembra avvantaggiata l’Atalanta che ha solo due sfide dirette: il recupero interno con la Fiorentina e la partita con la Roma, anch’essa a Bergamo. Più sette match contro avversari minori, però sempre insidiosi. La Fiorentina di impegni difficili ne ha quattro: il recupero con l’Atalanta, il confronto interno col Milan domani, la trasferta con la Juventus, col Napoli al Franchi. Il Napoli ha quattro sfide dirette, tre in casa: dopo l’Atalanta, giocheranno al Maradona la Roma e il Bologna; in trasferta contro la Fiorentina. L’impresa consiste nel pieno di vittorie per gli azzurri. Se il successo mancherà contro i bergamaschi, il Napoli rischia di essere già fuori dalla corsa al quinto posto. 

La squadra azzurra ha però un vantaggio su Atalanta e Fiorentina, entrambe impegnate nelle semifinali di Coppa Italia; in più l’Atalanta deve vedersela due volte col Liverpool e la Fiorentina due volte col Viktoria Plzen nei quarti di Conference League. Mentre la Roma sfiderà il Milan nei quarti di Europa League. Questi impegni potrebbero togliere energie in campionato. Nella corsa al quinto posto, solo il Napoli non ha impegni extra-campionato. Gli azzurri e la Roma hanno un calendario identico per difficoltà, per la Roma una partita difficile in più: il derby della capitale, il Bologna e la Juventus all’Olimpico, infine l’Atalanta in trasferta. In mezzo, Napoli-Roma col vantaggio del fattore campo per gli azzurri. Ma la Roma di De Rossi ha infilato sette vittorie nelle ultime nove partite. Sull’identico percorso, il Napoli (da Mazzarri a Calzona) ha racimolato tre vittorie, cinque pareggi, una sconfitta. Dopo il decisivo match con l’Atalanta, il Napoli incontrerà il Monza fuori, il Frosinone a Fuorigrotta, l’Empoli sul campo dei toscani. Un filotto di tre vittorie, sinora fallito dalla formazione azzurra, metterebbe il Napoli in rampa di lancio per il quinto posto. Difficile fare previsioni accettabili. In quali condizioni si presenterà il Napoli dopo la sosta? Molto dipenderà dal recupero completo di Osimhen e dalle condizioni di Kvaratskhelia. Nel centravanti nigeriano sono riposte le maggiori speranze azzurre. Il Napoli è sceso pesantemente in attacco, quinto tre le prime nove squadre del campionato. Le critiche maggiori sono per la difesa, settima in campionato, imbattuta in sole sei partite su ventinove. 

Da qui al 26 maggio il Napoli dovrà andare di gran carriera e gli avversari per il quinto posto dovrebbero andare a vuoto in più di una occasione. Un intreccio di possibilità che assegna al Napoli il compito più arduo. Troppo l’handicap accumulato con Garcia e Mazzarri. Il tecnico francese, però, lasciò il Napoli al quarto posto, un punto avanti a Fiorentina e Atalanta, tre avanti a Roma e Bologna. Il crollo con Mazzarri che lasciò il Napoli al nono posto, nove punti dietro il quarto e quinto posto di Atalanta e Bologna. È vero che a Mazzarri toccò giocare contro Atalanta, Inter, Juventus, Roma e Milan (una vittoria, quattro sconfitte) come non era accaduto a Garcia che aveva avuto un calendario meno ostico. Comunque, Calzona ha trovato il Napoli a nove punti dal quinto posto, riducendo la distanza a sei punti. Il passato è passato, ora conta riprendersi. Ora serve l’impresa. 


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