Napoli, De Laurentiis e il discorso motivazionale: cosa ha detto alla squadra

Il presidente ha incontrato il gruppo a Castel Volturno: c’è voglia di finire bene la stagione e provare a centrare la zona Europa
Napoli, De Laurentiis e il discorso motivazionale: cosa ha detto alla squadra© FOTO MOSCA
Fabio Mandarini
4 min
NAPOLI - Aurelio De Laurentiis arriva a Castel Volturno, incontra la squadra e cita (nella sostanza) Lawrence Peter Berra detto Yogi, leggenda di romantici e mitici Yankees d’altri tempi: non è finita finché non è finita. Il presidente è tornato al centro sportivo dopo un periodo di assenza condizionata da una serie di impegni all’estero e in Italia, tanto che non era a San Siro per la partita con l’Inter e tantomeno al Maradona per quella con l’Atalanta, ma prima di infilarsi nel suo ufficio ha salutato i giocatori. Non ha assistito all’allenamento, però li ha incontrati. E ha detto due parole che hanno restituito un senso al finale di stagione e al presente, nonostante il futuro sia in piena evoluzione. In sintesi: mi raccomando, chiudiamola per benino, a testa alta; volendo, per quelli che sono i valori in campo, si potrebbe addirittura provare a vincere le otto partite che restano, così da regalarsi una passerella di livello che servirebbe a tutti. Un bel messaggio, molto concreto e diretto, che suona più o meno in questo modo: forza e coraggio, Napoli.  

L'ennesima rincorsa per la zona Europa

La rincorsa all’Europa che resta - League o Conference - ricomincerà per l’ennesima volta domenica, a Monza. E in ballo non ci saranno fuoco, fiamme e premi - nessun accenno -, ma solo l’orgoglio di quelli che fino al 26 maggio, nonostante l’Inter, porteranno in giro per l’Italia lo scudetto. La stagione dei paradossi sta andando in archivio, ma il clima quasi fantasma in cui s’è ritrovata la squadra nell’ultimo periodo andava acchiappato, neutralizzato, riempito di energia positiva: l’allenatore non resterà come il (grande) centravanti e uno dei centrocampisti migliori, il direttore sportivo sa già che il club ha preso un altro collega e aspetta, e se vogliamo finanche il centro sportivo dove si allena la squadra è in scadenza. Un’iperbole, per carità, ma forse rende bene l’idea di quanto il futuro, all’improvviso, abbia fagocitato il presente.  

De Laurentiis e il finale di stagione

E così, De Laurentiis. Ieri presidente molto pratico, essenziale e discreto che, in pochi caratteri e pochi minuti, ha quasi firmato con un discorso-tweet la conclusione dell’analisi cominciata da Calzona davanti ai microfoni, dopo la brutta sconfitta con la Dea: «Se non abbiamo la forza, bisogna trovarla. Dobbiamo avere rispetto per la città e tirare fuori l’orgoglio. Altrimenti è il fallimento di tutti», disse il tecnico sabato.  

Napoli, ecco il ritorno di Kvara

Per quel che riguarda l’allenamento, Kvaratskhelia e Ngonge, rispettivamente reduci da una contrattura all’adduttore sinistro e da un trauma contusivo alla coscia sinistra, hanno lavorato parzialmente in gruppo. A Monza, insomma, ci saranno. E anzi Kvara giocherà dal primo minuto nel tridente insieme con Osimhen e Politano. Possibili anche i ritorni dall’inizio di Olivera e Zielinski al posto di Mario Rui e Traore, ma tutto sommato c’è ancora qualche giorno a disposizione per scrivere la formazione che dovrà provare a mettere un po’ di ordine, contro un avversario che proprio agevole non è. Gioca bene, il Monza di Raffaele Palladino. E rispetto al Napoli, ottavo in classifica con 45 punti e fuori dalla zona Europa, è indietro di appena tre passi (42). Una specie di scontro diretto, quello in programma domenica. Come tutte le partite che restano, se vogliamo, coglien do il senso del tweet di Adl. 

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