Indovina chi viene a cena. Domenica, alle 20.45, si giocherà Juventus-Fiorentina all’Allianz Stadium di Torino. E Giovanni Manna, il responsabile in pectore dell’area tecnico-sportiva del Napoli del futuro, si ritroverà faccia a faccia con Vincenzo Italiano, uno dei candidati più autorevoli alla panchina del Napoli che verrà. Fatalità, scherzetto del destino, le cose della vita, ma guarda il caso: diciamola un po’ come vogliamo, come più ci piace. Fatto sta che la prima uscita di Manna in campionato, dopo che l’indiscrezione del suo accordo con De Laurentiis ha forzato il caveau ed è scappata via in fuga, facendo il giro d’Italia, potrebbe anche passare alla storia come un vaticinio involontario. Un’anticipazione voluta da un vate chiamato calendario. Per la cronaca: il Napoli, di scena domenica alle 15 all’U-Power Stadium di Monza, disterà dai due signori appena 155 chilometri. Un paio d’ore in auto. Da stadio a stadio.
Il futuro suggestivo
Niente male questa storia, vero? Una sfida molto suggestiva, tanto per cominciare, perché nel tempo potrebbe anche diventare l’argomento di una cena con vista sul Golfo. Del tipo: ricordi quella volta che io alla Juve e tu alla Fiorentina? E poi, all’improvviso ma non troppo, a Napoli. Magari insieme: uno con la giacca, con il vestito del dirigente, e l’altro in tuta, con la divisa dell’allenatore. Manna è già seduto a tavola, mentre Italiano è di certo uno dei più seri e autorevoli candidati del menù azzurro della panchina. Antonio Conte, invece, resta il primo desiderio di Adl sin dalla prima rivoluzione di ottobre, quando però declinò gentilmente l’invito del suo amico presidente a sostituire Garcia: si vedrà. Tra non molto: la programmazione, come conferma anche l’accordo anticipato con Manna, impone tempi brevi di percorrenza. Un po’ come quelli per raggiungere Monza da Torino. O viceversa. O prima o poi.