De Canio sulla stagione del Napoli: "Quando è andato via Spalletti c'era da aspettarselo"

L'ex tecnico azzurro ha commentato l'annata successiva allo scudetto con Spalletti, prima di rivolgere lo sguardo a Roma e Juve
De Canio sulla stagione del Napoli: "Quando è andato via Spalletti c'era da aspettarselo"© ANSA
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Luigi De Canio, allenatore del Napoli nella stagione 2001/02, ha commentato la stagione del club partenopeo fino a qui. Dopo la vittoria dello Scudetto, il club di Aurelio De Laurentiis si trova al settimo posto con 48 punti,  34 in meno rispetto alla capolista Inter. È stata poi l'occasione per proiettarsi anche al derby di Europa League tra Milan e Roma, senza dimenticare il momento vissuto dalla Juventus di Massimiliano Allegri.

De Canio sul Napoli: "I giocatori non hanno trovato motivazione"

Il tecnico classe 1957 ha parlato così ai microfoni di Cusano Italia Tv: "La delusione credo sia evidente, certo ripetersi come hanno fatto l’anno scorso sarebbe stato assolutamente difficile, però appena andato via Spalletti c’era da aspettarselo. Quando ha lasciato la panchina ero convintissimo che il Napoli non si sarebbe potuto ripetere, ma credo che questo lo pensavamo un po’ tutti. Ma che facesse un campionato così altalenante non me lo sarei mai aspettato. I giocatori non hanno trovato una motivazione sufficiente, anche a dimostrazione che il Napoli non ha al suo interno dei grandi dirigenti che affiancano il presidente nella gestione della squadra”.

De Canio su Milan-Roma: "Rossoneri favoriti in Europa League"

Alla vigilia di Milan-Roma, primo round del doppio confronto che vale i quarti di finale di Europa League, l'ex allenatore del Lecce si è lasciato andare ad un pronostico, analizzando il cammino delle due squadre: Credo che leggermente favorito sia il Milan per la notevole esperienza internazionale e questo lo si è visto anche lo scorso anno nello scontro diretto con il Napoli. Però la Roma di De Rossi è un osso davvero duro, ha una buona qualità generale dei calciatori e il mister sta riportando una certa qualità di gioco. Sarà una partita molto aperta con una leggera preferenza di favore per il Milan. Ma il calcio è diverso da quello che si commenta fuori dal campo, basta un episodio banale per cambiare il corso della partita. Mourinho? Per l’importanza mediatica e per i risultati che ha avuto non combaciava con le dinamiche della società, mentre credo che De Rossi possa rappresentare il presente e il futuro della Roma”, ha aggiunto il tecnico.

De Canio sulla Juventus: "Non bisogna aver paura dei giovani"

De Canio, a Cusano Italia Tv, ha detto la sua anche sul momento storico della Juventus, tornata alla vittoria dopo una serie di risultati negativi: "Credo che la Juve stia progettando il suo futuro. Fino a un certo punto è andata anche un po’ oltre le sue possibilità, poi dopo lo scontro diretto con l’Inter ha avuto un calo, complice anche la condizione non ottimale di alcuni giocatori importanti. Penso stia facendo quello che rappresenta il reale valore della rosa, una squadra potenzialmente in divenire che potrà diventare importante se sapranno arricchire il gruppo nei punti più importanti in cui necessita di crescere, soprattutto in fatto di personalità e di gestione della palla. Non bisogna aver paura dei giovani, bisogna saperli far crescere e bisogna avere pazienza. Scegliere un educatore per i ragazzini non è una cosa semplice, perché conoscere le dinamiche di crescita di un bambino non è come conoscere il 4-4-2 o far tenere la linea. Poi bisogna saper individuare se sono giovani bravi ma con la capacità di sopportare il peso di una maglia importante. Anche questo attiene alla capacità dirigenziale di saper scegliere, e per saper scegliere bisogna essere competenti".


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