Ngonge rivela: "Ecco cosa ho fatto quando mi ha chiamato il Napoli"

L'intervista rilasciata dall'attaccante ex Verona ai canali ufficiali del club di Aurelio De Laurentiis
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Protagonista di un'intervista pubblicata sui canali ufficiali del Napoli, Cyril Ngonge ha ripercorso i suoi primi passi nel mondo del calcio, prima di raccontare l'esperienza in Italia, tra Hellas Verona e Napoli. Dalle grandi prestazioni con la squadra gialloblù al trasferimento all'ombra del "Maradona", che ha rappresentato l'occasione della vita.

Ngonge: "La chiamata del Napoli? È successo tutto velocemente"

Ngonge, nel corso della chiacchierata, ha raccontato il momento in cui ha capito di aver fatto il salto di qualità: "Giocando la mia prima partita in Champions. All'epoca ero ancora nella Primavera del Bruges, in Belgio, stavo giocando molto bene. A un certo punto della stagione si sono infortunati due calciatori in prima squadra, entrambi nel mio ruolo, così in due settimane mi sono ritrovato in prima squadra, prima in campionato e poi in Champions. Lì ho capito che ce l'avevo fatta". Poi l'approdo in Italia, in Serie A: "Gli anni al Verona? Arrivavo in Italia senza sapere troppe cose. Sapevo che in Italia si mangiava bene, che c'era la bella vita, conoscevo solo le cose positive. Ma non sapevo cosa aspettarmi. Mi sono abituato molto velocemente al Paese, alla cultura, al calcio italiano, e me ne sono innamorato. La chiamata del Napoli? Mi stavo allenando col Verona. Mi dissero: vai a casa, prendi la macchina e vieni a Milano che dobbiamo parlare. Tutto è successo velocemente, all'inizio non ci credevo. Mi sono detto: inizia un'altra avventura! Sono andato a Milano velocissimo, come un pazzo: era già tutto pronto e in una settimana ero a Roma per le visite mediche. In macchina ho ascoltato la mia solita playlist di 80 canzoni, che metto sempre. Differenze con il Belgio? Per prima cosa, il clima è molto diverso. A Bruxelles non c'è il mare, però. La vita notturna è molto simile".


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