NAPOLI - Non era il suo ruolo ma verrebbe da chiedersi dove oggi si senta più a suo agio, Natan, in una squadra per cui è sempre stato un corpo estraneo. Aver giocato a sinistra, per lui che è un difensore centrale, è una lievissima giustificazione, non lo scagiona da colpe evidenti. Nasce dal suo lato il gol di Cerri, c’è la sua complicità su Gyasi, un doppio errore, una sbagliata valutazione di testa, pigrizia in ripiegamento, una marcatura inesistente. Ma quello di Empoli è stato solo un istante che ha saputo descrivere un anno intero.
Flop Natan
L’erede di Kim è un grande punto interrogativo, c’è una casella ancora vuota perché Natan ci ha provato, ci ha messo tanto impegno, ma non è mai bastato. È arrivato dal Brasile, pochi lo conoscevano, individuato dal responsabile scouting Micheli. Il Napoli ha investito 10 milioni ma il giudizio è negativo o forse sospeso, però l’incognita resta e intanto un anno è trascorso senza aver potuto contare su un altro leader in difesa, nel ruolo che per anni era stato di Koulibaly e poi di Kim.