Napoli-Gasperini, oggi il giorno decisivo: ecco lo scenario e i retroscena

Ieri l’incontro tra il tecnico e il presidente dell’Atalanta: ora altro appuntamento. De Laurentiis ha fretta, la rifondazione deve ripartire subito
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Il Gasp come Ulisse: la sirena Partenope (o la donna bellissima) canta ma lui non si è ancora fatto completamente ammaliare e va a pranzo con la Dea, Atalanta, abilissima nella lotta e nella caccia a un accordo con il suo mitologico allenatore. Un tecnico piemontese, mica greco, però con vista sul mare di Napoli, la donna bellissima (o sirena) che ieri ha atteso con pazienza e poi con più impazienza l’incontro con il suo presidente Antonio Percassi. L’uomo che vorrebbe trattenerlo in famiglia, che sta provando a convincerlo e soprattutto a distoglierlo dalle note del corteggiamento di Aurelio De Laurentiis e del ds Manna, l’anfitrione di questa storia di rifondazione tecnica che il club azzurro vorrebbe accelerare proprio con Gasperini. Adl, 75 anni festeggiati ieri aspettando anche una telefonata e un cenno definitivo, per il suo compleanno avrebbe voluto regalarsi un allenatore che stima moltissimo, da oltre un decennio. A proposito, auguri. Lo champagne, però, per il momento è servito soltanto a brindare alla salute - e non è poco -, mentre il resto è stato un desiderio soffiato sulle candeline: servirebbe una risposta e anche piuttosto presto. Magari oggi stesso: il Napoli ha fretta, ha bisogno di sapere come orientare la ricostruzione e di conseguenza anche tracciare una strada definitiva verso il mercato. Una difesa a tre o a quattro, un sistema piuttosto che un altro fanno la differenza.  

E così ieri, a due giorni dalla conquista dell’Europa League e dall’ammissione di una tentazione, Gasp s’è seduto intorno all’ora di pranzo davanti a Percassi, a Zingonia, e ha chiesto garanzie tecniche in vista della Champions e di una stagione piena di impegni. Mezzogiorno e mezzo di fuoco: la conferma dei big a cominciare da Koopmeiners, corteggiato dalla Juve e in Premier; qualche acquisto di spessore per rinforzare la rosa e soprattutto l’impegno a non indebolirla con certe cessioni dolorose. Non è una questione economica, ma di asticelle e sfide. Quelle sì, per citarlo. Percassi ha ascoltato e argomentato di rimando, ma le risposte non hanno convinto del tutto Gasperini. Il tecnico, che per inciso ha un contratto fino al 2025 che l’Atalanta vorrebbe prolungare almeno di un anno, s’è insomma preso la notte. O meglio: allenatore e presidente hanno deciso di aggiornarsi a oggi, sì. Quando ognuno avrà riflettuto sulle reciproche esigenze e richieste, e le risposte potranno essere più certe. Meglio se definitive.  

Napoli, Conte sullo sfondo: piace alla piazza

Un’altra giornata cruciale, probabilmente fondamentale o addirittura decisiva nelle migliori aspettative di De Laurentiis e Manna. Il Napoli è a caccia di certezze nel più breve tempo possibile, fermo restando il rispetto dovuto alle cose di casa altrui: sapeva perfettamente che prima della finale di Euroleague non avrebbe potuto aspirare a una linea definitiva e così ha atteso, ma ora ha chiaramente fretta di capire se potrà programmare con Gian Piero Gasperini oppure con un altro leader tecnico. Un uomo di enorme spessore, di altrettanto valore, di grande esperienza e personalità come Antonio Conte, il grande obiettivo d’autunno: all’epoca, al tramonto dell’era Garcia, Adl gli offrì 8 milioni e la panchina in cambio della resurrezione dei campioni d’Italia; oggi, senza Champions, bisognerebbe trovare l’intesa economica ritoccando verso il basso la proposta precedente, ma i contatti sono di nuovo vivi. Più vivi di quanto non lo siano stati nell’ultimo periodo. Conte e De Laurentiis sono legati da stima professionale reciproca e anche da un rapporto d’amicizia, e tra l’altro il suo nome e il suo carisma, il curriculum e il palmares infiammano il social-bar dello sport di una città depressa da una stagione tremenda. Da incubo. Resistono anche le piste che portano a Stefano Pioli, ora libero da impegni con il Milan, e Vincenzo Italiano, dopo la finale di Conference libero da quelli con la Fiorentina. Entrambi sono molto apprezzati dal club.  


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