
Tre partite dalla fine del campionato, tre punti di vantaggio sull'Inter seconda: lo scudetto per il Napoli si fa sempre più nitido, ma l'opera è ancora da completare. Sarebbe un sogno per tutti i napoletani, ancora di più per Pasquale Mazzocchi, che è cresciuto sperando una situazione del genere. Comunque vada, resterà una stagione magica per il Napoli, frutto di un gruppo unito e formato anche da quelle cose che all'apparenza possono sembrare futili. Come McFratm, il nuovo soprannome napoletano di McTominay che gli ha dato proprio Mazzocchi: "È nato fin da subito", racconta a Radio CRC. "Loro vengono da un altro Paese, lontano da qui, e io da napoletano cerco sempre di farli sentire a casa, come farebbe qualsiasi napoletano con uno straniero. Ogni giorno cerco di farli sentire parte di questo progetto ed è nato questo soprannome che gli è piaciuto. Nelle storie delle squadre che hanno vinto c'è sempre un gruppo forte alle spalle. Un gruppo costituito da tanti giocatori, non solo dai titolari, ma da persone che danno tutto anche durante gli allenamenti, per far crescere l'intensità e preparare al meglio chi parte dal primo minuto alla domenica".
Napoli, le parole di Mazzocchi
Mazzocchi aggiunge: "Quest'anno siamo davvero fortunati a lavorare con mister Conte, perché sta ampliando il nostro bagaglio di esperienza. Ogni giorno cerco di imparare un movimento nuovo e mi sento molto cresciuto grazie a lui. Ultimi tre passi? Stiamo vivendo questa situazione con la giusta serenità, ma con la consapevolezza che ci giochiamo qualcosa di importante e unico. Il mister sta cercando in tutti i modi di farci capire che non saranno partite facili. Sulla carta per un tifoso possono sembrare partite semplici, ma abbiamo visto anche a Lecce che non è così. Ogni giorno cerchiamo di raggrupparci e stare concentrati nella maniera giusta ed avere tutte le energie necessarie per affrontare queste gare".Infine un commento sull'Inter in finale di Champions: "Gli facciamo i complimenti, stanno disputando una grandissima Champions e gli facciamo un in bocca al lupo per la finale. Noi, però, dobbiamo pensare al nostro obiettivo che abbiamo ben chiaro in mente. Come ha detto il mister dobbiamo cercare di scrivere questa storia, ma questo libro non è ancora finito: mancano alcune pagine, le più importanti, e cercheremo di dare tutto fino alla fine".