Palermo, arriva Diego Lopez, ma i tifosi non perdonano: Corini era un idolo

Il nuovo allenatore ci crede, ma l'approvazione passa per i tifosi. Ed il clima non è dei migliori
Palermo, arriva Diego Lopez, ma i tifosi non perdonano: Corini era un idolo
Giulia Vaccaro
4 min

ROMA - Chissà cosa pensano adesso i tifosi, terribilmente arrabbiati con Zamparini, delle dimissioni di Eugenio Corini. I tifosi del Palermo, ormai, ci hanno fatto l'abitudine: nel capoluogo siciliano i tecnici vengono cambiati con la stessa frequenza dell'olio usato per friggere panelle e meusa davanti lo stadio, ma, a differenza delle friggitrici, quanto esce dalla sede di via Del Fante difficilmente viene apprezzato. Il fatto è che Eugenio Corini non è uno dei molti. Con Iachini il Palermo ha fatto una cavalcata storica in Serie B battendo ogni record e vincendo il campionato in grande anticipo (si ricordi la maglia "SiAmo tornati, scusate l'Anticipo"), con Delio Rossi la squadra ha raggiunto la finale di Coppa Italia (persa poi contro l'Inter) e un posto in Europa Leauge ai danni della Juventus, ma l'ex Chievo ha un valore aggiunto, con lui in campo il Palermo ha ritrovato una promozione storica, quella della stagione 2003/2004, dopo 31 anni di assenza.  

IL PALERMO ESONERA IL PRESIDENTE 

L'IDOLO - Non sedeva in panchina, ma scendeva in campo 13 anni fa, e da Mondello allo Zen, passando per il Massimo, Ballarò e la Vucciria, Corini era un vero eroe. Vederlo tornare ad indossare quei colori, in quello stadio, così vicino al campo, non poteva non far riafforare i migliori ricordi.  Eppure non è durato molto, si era sfogato, aveva parlato col presidente, aveva chiesto rinforzi ben precisi, ci aveva provato, ma l'ex centrocampista non poteva accettare di vestire il ruolo di angelo della morte e smettere di lottare proprio guidando una squadra che gli aveva dato tanto. Non ha aspettato l'esonero, ha consegnato le dimissioni. Il clima ormai era quello, sui giornali la notizia circolava già da un po', quindi, la decisione sorprende poco. E come in un gioco in cui le pedine si riciclano il patron chiama vecchie conoscenze, da Ballardini a De Zerbi, non hanno dubbi i due tecnici: la risposta è no. Ed ecco che entra in scena un nuovo personaggio, Diego Lopez, e si riparte. 

ESONERO DE ZERBI, LE PAROLE POCO GENTILI DI ZAMPARINI

IL NUOVO - "Penso sia un'opportunità unica per me. Palermo è una piazza importante - ha detto - ieri ho incontrato Zamparini e ci crede. Sappiamo che è una situazione complicata, ma anche io credo nella salvezza. Occorre lavorare e parlare poco. Ho la fiducia del presidente e del ds Salerno, me la tengo stretta". È stato proprio Salerno a volerlo fortemente in panca, ma l'uruguaiano non dovrà limitarsi a convincere il presidente, per tornare ad un clima favorevole bisogna conquistare i tifosi che riescono solo a chiedere: #Zamparinivattene.

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