Palermo, guardia di finanza nella sede. Perquisita anche la casa di Zamparini

Controlli nell'ambito di un'inchiesta in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. Il patron: «Perquisito perché non ho venduto»
Palermo, guardia di finanza nella sede. Perquisita anche la casa di Zamparini© ANSA
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ROMA - La guardia di finanza è stata questa mattina nella sede del Palermo per una serie di perquisizioni nell'ambito di un'inchiesta in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. Le perquisizioni, secondo quanto si apprende, hanno riguardato anche gli uffici del Gruppo Zamparini e l'abitazione del presidente Maurizio Zamparini.

13.00 LA PROCURA DI PALERMO: «L'INDAGINE NON RIGUARDA LA CESSIONE»
La Procura di Palermo "ha disposto delle perquisizioni, che sono in corso di esecuzione a opera della guardia di finanza, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti di diversi indagati per i reati di appropriazione indebita, riciclaggio, impiego di proventi di provenienza illecita, auto riciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in bilancio aggravato dalla trans nazionalità". Si legge in una nota del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, in merito all'indagine sul Palermo Calcio. "È opportuno precisare altresì - aggiunge Lo Voi - che l'oggetto delle indagini preliminari in corso non riguarda le vicende relative alla cessione del Palermo Calcio".

11.30 ZAMPARINI: «PERQUISITO PERCHE' NON HO VENDUTO»
«Ho la guardia di finanza in tutte le mie case e nella sede del Palermo, perché non ho ceduto la società a Baccaglini. Falso in bilancio? Ma per l'amor di Dio, non c'è assolutamente nulla, sono anni che sono a Palermo ed è tutto sotto controllo». Lo ha detto il patron del Palermo-calcio, Maurizio Zamparini, al sito ForzaPalermo.it commentando la perquisizione della Finanza nella sede della società.

10.00 DEBITO DI 40 MILIONI
 Il debito del Palermo calcio ammonta ad almeno 40 milioni di euro. A svelarlo è stato lo stesso proprietario Maurizio Zamparini nei giorni scorsi. «Una decina di questi milioni di debiti - ha spiegato - sono con Unicredit e Banca Nuova, una ventina con i procuratori e circa 6-7 milioni di contenzioso con l'Agenzia delle Entrate». Una parte del debito con l'agenzia delle entrate (1,8 milioni di euro) è stata rateizzata e il Palermo ha saldato la metà circa. Sulla parte restante non risulta al momento ci sia un accordo. Negli scorsi mesi Riscossione Sicilia aveva eseguito un pignoramento di 200 mila euro nei conti del Palermo, per vecchi debiti secondo Zamparini risalenti alla gestione Sensi. Per quello con i procuratori, Zamparini ha aperto in alcuni casi un contenzioso che perché ritiene di essere stato truffato. «Il Palermo è una società sana - ha più volte ribadito Zamparini che ha rifiutato un'offerta da venti milioni per la cessione della società - siamo tra maggiori contribuenti delle entrate fiscali della regione Sicilia. Infatti dai dati rilevati la società Palermo Calcio ha durante gli anni della gestione Zamparini, dal 2002/2003 a oggi, versato come imposte la cifra di 265 milioni di euro. Nella stagione 15/16 la cifra di quasi 25 milioni di euro».

9.30 PERQUISIZIONI ANCORA IN CORSO
Una decina di militari della guardia di finanza, in abiti civili, sono ancora nello stadio Renzo Barbera che ospita la sede sociale del Palermo. Stanno acquisendo documenti e atti. Ci sono anche diversi dipendenti della società di calcio che seguono incuriositi l'operazione in corso. Nel piazzale esterno dell'impianto c'è anche un camion con operai del Palermo.


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