Parma, all'asta la panchina di Donadoni
Il sito delle vendite giudiziarie pubblica le foto delle tre panche, che saranno in vendita il 5 marzo al prezzo base di 2mila euro
PARMA - Nei giorni scorsi gli ufficiali giudiziari avevano pignorato pullmini, automobili ed attrezzature della palestra della prima squadra, oggi si apprende che all'asta per i debiti del Parma andrà anche la panchina e il mobilio dello spogliatoio del Tardini dove Roberto Donadoni era solito attendere il fischio di inizio delle partite. Il sito delle vendite giudiziarie di Parma da questa mattina pubblica le foto delle tre panche, che saranno in vendita il 5 marzo al prezzo base di 2mila euro.
I BENI PIGNORATI - Nel sito delle vendite giudiziarie, all'interno del lotto numero 7, c'è infatti la foto delle tre panche "modulo spogliatoio in alluminio con cassetti portaoggetti" utilizzate solitamente dall'allenatore crociato e dal suo staff. Il prezzo base di vendita 2.000 euro con l'asta già fissata per il prossimo 5 marzo. In quella occasione saranno messe in vendita anche gli altri beni pignorati al club, dai mezzi in uso al magazzinieri alle attrezzature medicali che da qualche giorno non sono più a disposizione dello staff sanitario della squadra al centro sportivo di Collecchio.
SFOGO LUCARELLI - Da diversi giorni toccava già ai ragazzi delle giovanili ritirare tute e magliette per l'assenza del servizio di lavanderia, oggi la stessa situazione riguarda anche la prima squadra. A Collecchio è stato sospeso il servizio di lavanderia anche per il gruppo di Donadoni. "È la novità di oggi - ha detto il capitano Alessandro Lucarelli - da domani non abbiamo più il servizio di lavanderia e quindi ci porteremo a casa la roba da lavare". Poi sull'incontro fissato in Lega il prossimo 6 marzo per discutere il caso Parma il capitano crociato ha commentato laconico: "È troppo tardi. Quindi è bene che anticipino l'assemblea".
GOBBI: «SPETTRO FALLIMENTO» - "Oggi, al 25 di febbraio, dalla proprietà non riceviamo ancora segnali confortanti ma, anzi, vediamo pignorati un'enorme quantità di beni". È la dura realtà che sta vivendo il Parma certificata dalla parole del difensore Massimo Gobbi in una intervista pubblicata dal sito dell'Associazione italiana calciatori: "Il presidente continua a posticipare incontri e a non darci garanzie e la Lega, oltretutto, ha dato come unico segnale la convocazione dell'assemblea che dovrà pronunciarsi sul Parma il 6 marzo". "Noi - aggiunge Gobbi - continuiamo ad allenarci cercando di fare le cose al meglio con grande coerenza e dignità pur sapendo che lo spettro del fallimento della società è incombente visto che il 19 marzo è prevista l'udienza fallimentare che potrebbe porre fine alla nostra stagione e al Parma". "La percezione che le cose andassero male - ricorda Gobbi - c'è da inizio campionato. La mancata licenza Uefa, Ghirardi che si è nascosto dietro a questo per non dare risposte. Il 15 novembre è arrivata la seconda penalizzazione di ulteriori 2 punti per le scadenze degli stipendi dopo il punto per la mancata licenza Uefa".
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di ParmaI BENI PIGNORATI - Nel sito delle vendite giudiziarie, all'interno del lotto numero 7, c'è infatti la foto delle tre panche "modulo spogliatoio in alluminio con cassetti portaoggetti" utilizzate solitamente dall'allenatore crociato e dal suo staff. Il prezzo base di vendita 2.000 euro con l'asta già fissata per il prossimo 5 marzo. In quella occasione saranno messe in vendita anche gli altri beni pignorati al club, dai mezzi in uso al magazzinieri alle attrezzature medicali che da qualche giorno non sono più a disposizione dello staff sanitario della squadra al centro sportivo di Collecchio.
SFOGO LUCARELLI - Da diversi giorni toccava già ai ragazzi delle giovanili ritirare tute e magliette per l'assenza del servizio di lavanderia, oggi la stessa situazione riguarda anche la prima squadra. A Collecchio è stato sospeso il servizio di lavanderia anche per il gruppo di Donadoni. "È la novità di oggi - ha detto il capitano Alessandro Lucarelli - da domani non abbiamo più il servizio di lavanderia e quindi ci porteremo a casa la roba da lavare". Poi sull'incontro fissato in Lega il prossimo 6 marzo per discutere il caso Parma il capitano crociato ha commentato laconico: "È troppo tardi. Quindi è bene che anticipino l'assemblea".
GOBBI: «SPETTRO FALLIMENTO» - "Oggi, al 25 di febbraio, dalla proprietà non riceviamo ancora segnali confortanti ma, anzi, vediamo pignorati un'enorme quantità di beni". È la dura realtà che sta vivendo il Parma certificata dalla parole del difensore Massimo Gobbi in una intervista pubblicata dal sito dell'Associazione italiana calciatori: "Il presidente continua a posticipare incontri e a non darci garanzie e la Lega, oltretutto, ha dato come unico segnale la convocazione dell'assemblea che dovrà pronunciarsi sul Parma il 6 marzo". "Noi - aggiunge Gobbi - continuiamo ad allenarci cercando di fare le cose al meglio con grande coerenza e dignità pur sapendo che lo spettro del fallimento della società è incombente visto che il 19 marzo è prevista l'udienza fallimentare che potrebbe porre fine alla nostra stagione e al Parma". "La percezione che le cose andassero male - ricorda Gobbi - c'è da inizio campionato. La mancata licenza Uefa, Ghirardi che si è nascosto dietro a questo per non dare risposte. Il 15 novembre è arrivata la seconda penalizzazione di ulteriori 2 punti per le scadenze degli stipendi dopo il punto per la mancata licenza Uefa".