ROMA - «Vado in discoteca perché non ho voglia di stare tutte le sere a casa come altri che fanno solo casa-campo-casa-campo. Nei momenti giusti bisogna godersi la vita e ogni tanto scatenarsi un po'». Radja Nainggolan si racconta in una lunga intervista al mensile Rolling Stone: il rapporto con i suoi compagni e con i tifosi su Twitter, la passione per la musica e per i locali, fino alla condanna all'omofobia.
FOTO - LE PAGELLE DI PALERMO-ROMA
CONTRO GLI "HATERS" - Nainggolan spesso risponde a chi lo critica, o peggio ancora lo insulta, sui social network. «Gestisco io il mio profilo Twitter - continua il centrocampista - è importante per stare in contatto con i tifosi. È vero, alle provocazioni rispondo spesso. Io sono così. Devo essere rispettato, sia come giocatore che come persona. Ti mandano a quel paese ovunque, e se lasci sempre perdere non va bene. Ogni tanto rispondo: fa capire il carattere della persona».
LA MUSICA - Il calciatore della Roma ama la musica e frequentare discoteche, una passione che a qualche tifoso fa storcere il naso, ma che non lo imbarazza: «Fuori dal campo io non faccio danni, non faccio male a nessuno. Vivo la mia vita, mi diverto, mi vedono in giro. Non ho voglia di stare tutte le sere a casa come altri che fanno solo casa-campo-casa-campo. Penso che nei momenti giusti bisogna godersi la vita e ogni tanto scatenarsi un po'. Conosco tutti i locali, mi piace fare shopping allora mi incappuccio e passeggio in centro».
OMOFOBIA - La scorsa stagione, Nainggolan ha indossato i lacci arcobaleno per protestare contro l'omofobia. Ecco perché: «La mia sorella gemella Riana sta con una donna, io la vedo felice e accetto la sua felicità. Per me è importante che possa star bene e vivere come le pare».